Volontà - anno VIII - n.1 - 1 maggio 1954
l'umaniti, felice nel formicolaio in– dustriale o la differenziazione pecca– trice nel focolare: brevemente tra l'Uguaglianza e la Giustizia. E PcOu– dhon, senza nessuna vergogna, osava riaffermare esplicitamente in nome dell'umanitù tutto ciò che Marx ave– va tacitamente condannato iu nOme della storia: la botteguccia il pezzet– to di lcrra la proprietà diretta degli strumenti (li lavoro - da parie del lavoratore e della piccola borghesia laboriosa, - la /umiglia. La famiglia, d'altra parte, è stcaoc– dinariiuuentc pili solida di quanto Marx sembrava credere. Chi 1wnsa che nei nostri paesi il numero delle persone che lavorano da ~olc è doppio del numero delle persone che lavorano come salariati nelle t< imprese )1? Chi pensa che il collegio, regola in 111ttc le scuole secondarie e sur)e– riori nel XIX secolo è in via di spa– rire? Che la vitu ciel focolnre nelle fa. mi~lil' operaie non ·è in ,,ia cli eslin– gucrsi anzi sta s,,ilu1lpandosi con le riforme relative ai_ passatempi (e sopratutto con la diminuzione sen– sibile dell'impiego industriale delle ilonnl'. da un mezzo secolo, nei pnesi in <·ui parc"a defmitiva la piena oc– cu1,.-izione delle donne?) Chr iufitw la vertt ambizione di ogni famiglia operaia è di hl\'orure 1< per proprio conto >1. 1< scnz.:t pa– dront~ l). o almeno di assicurare <pie• sia pos<sihili1i'1 ai suoi figli? Anche le C'arricre burocratiche sono così desi– derate non tanto per l'mnore del nte• i:tiere di scribacchino, ma in funzio– ne dell'avanzamento e della pensione che l)Crtm~tte finalmcntt• - dopo di aver sacrificati venti, lrcnta o <1ua• rant:1 .anni :11servizio d<'llo Stato - di mettersi - non fosse che per 1110- rire - nella situazione di u lavora– tori indipendenti ». •Certo, la famiglia è spesso una pri. gionc, do,•e il commissario di polizia riconduce con Ja forza Ja domrn o(– fesn e picchiata, il fanciu.Uo martire, p'er non parlare dello .stesso murito, legato dalle catene della legge. JI focolare domes1ico è spesso una pro– miscuiti:1 intollerabile tra gente che non possono sopportarsi reciproca– mente, ma l'istituzione regge, anche cosi cou1'è: essa sfugge 11llecondan– ne <lclla storia, anche uei paesi piì1 1< progressisti )I, in fondo ess.i è prcs– s'a poco <1uello che sono le persone che le danno vita; essa presenta an– che abbastan;rn flessibilit:l ller dare libero corso Ullo spirito libertario ,,ili progr('(lito. Essa è dutup1c di ◄1uei morti che bisognu uccidere; Ja ::,tta distruzione ,,iolenta rcsla lo sco– po fondamentale, cosciente o inco• scicn1e, di ogni soeic1{1 101alitaria, cioè tli ogni societi1 che riconoscendo 1111 unico essere adulto - lo Stato - ·gli conforisce lutti i doveri, tulle le rcsponsabilitì1. tulle le inizi:11ive. Menlre lo St.;to modcfno spoglia Jo individuo di qualsiasi esistcnz:l, è per me;,;zo della co1>pi:ie della Jlic– coh1 socicti:1 in scorcio che l'indh•i– duo or!,!:tnizza attorno ,, sè pf'r Cure n meno quanlo è possibile dell':u1to– riti:1esterna, che l'incli,,icluo ripren– tlc radice e trova la forza di opporsi al terrori.smo come al palernalismo dello Staio. << Abbasso la famiglia », rimane lo <iloganclell'c1erna tirannia. A. PRUNIER ll
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