Volontà - anno VIII - n.1 - 1 maggio 1954

grave di dubbi crescenti e di sfide e– roiche e con una redenzione finale; 11011 è nemmeno un semplice CSJ>0SL0 t.li Caui perchè l'autore manca Ji gu• sto giornalistico al punlo tli usare 1>scudonimi per gli emincnli le11er11ti polac,·l1i convertiti al comunismo di cui dil le slorie. E nemmeno è una di <111elleopcr~ enciclopediche, enfa– tiche e minutamente organizzate, "11e 1nc1cndono di sistemare chiaramen• te e decisamente la loro (lllCtilione una voha per sempre. Il libro di M. rapprf'scntn invece un caso di :,aggio SJ>Cf•ulath•o: una forma ormai poco familiurc e piuttosto unliquatu. E un pccc11to che la sua forn111non sia i,il1 accessibile pcrchè esso earebbe mirubilmcnle uda110 (prc,pdo pcrd1è ofTn• api·rturc al tcnlativo, al corn- 1•licalo, al contradditorio) all'uso che ne voj:!lio fon.; e1ui, cioè ad analizzare r:11ubigui1il della reazione dcll'in- 1ellc1tuale al coumnisu10 al potere - il fascino e la repulsione, l'entu– sia~mo e la disperazione, il fanatismo cd il cinismo. Eccclluato l'altro li– bro (« Tlw origi11s o/ wu,lil(lrùmi• .~m » ili Hannah Are111h) pubblicato un 1n1io di anni fa, io non conosco nessun uhro studio della mcntulità 101ali111riache sia cosi acuto ed im– nrnµ:inativo. Noi Americani, rispello agli Euro– pei, siamo gente innocente, qua.si ,·iri:;inca, come Henry James non si stancò mai di dimostrare con i suoi romanzi. La differenza non sta tanto nella moralità come nell'esperienza, e la fra1tura non è mai slata piì1 a– p<'rla di oggi. Un uomo domandò ad M. a V11rsaviu: (e nrn s0110 gli Amcri– cr111i11erruuentc stupidi? >• E M. tro• "ò ,·he l'atteggiamento di quel tale era tipi"o: e, disperu:::.ione e/ insieme ,m r1•sUluo di spertm:t1 ». La ragione 1)Crcui tanti Europei si chiedono se gli Arncric:.mi pos:,m1r, ~sscre stupidi appare difficilmentf' a molti (<1ui in America): il che mosl rn a che punto la dil'ergenza tra noi e loro si (" um• pli111u. Eppure i· l'!<·mplicc. t il fat. to che ;.di Euro1lci sono pnss111i :ti• traverso cose che uoi non abbiamo conosciute, cose tanto innnturnli e~ lcrribili che per noi è difficilf' f)Cr– :,ino inrnginarlc. Cli eserciti ameri– cani hanno co111ba1t11to in due guer– re mondiali ed o~;::i le tru1>pe ed il dnnaro americano sono SJlarsi :,li tut– to il globo. Ma le no.,tro ci1tì1 non sono sta!c bombardate. nc&&uneser– cito :,i è balluto sul nostro ime.se , i nostri purcn1i 11011sono scom1lnrsi im1no\ 1 vis:.11111•n11~ e per scm1)rc nei campi di morte 11111.isti o nf'i cam1li di ·1a,·oro russi, e noi non ri scnli.1- 1110 rmcorn obbliguli 11 :,Ollomelterci in silenzio ad una uniea ideologia 1,olitica od a denunciare i nos1ri ,·i– cini ,,e non lo fanno. Jn bre,·c. noi non abbiamo provuto nè !"invasione nè il totnlitnrismo. L"i1111>otenzadel– la politica eslern umeric:111n 1rnò es– sere attribuita alla o:tupidi1ì1 dei ,mo– stri >) errori, oppu~c 11ll:t (doro" ;>cr– vcrsitit secondo il gusto di ciaecuno nella polemica, mu le sue ra<~ici 1~i~1 profonde stanno in (111cstatl1Vers1ta d'esperienza. La storiu moderna ci è o:oltanto 11assa1a vic-ina, come se noi fossimo tul:t qualche 1rihl1 aborige– na di gente placida, con i suoi gior– ni trudiziouali çd idillici in un ('Unlo fuori slrada ciel mondo. M. Lo es1)rimc così: <1••• l, · uomo temi<• r, consi,lerure naturale /:ordine in cui vive•. le Cllse /ungo cui pwun mufomlo fil fovoro gli r,pp,1io110 più come rocc,• sorgenti e/alle, terre, che come 11r0l.lotti e/elle 23

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