Volontà - anno VIII - n.1 - 1 maggio 1954

al go, 1 crno e i membri delle colletti- 1•it:I.sen•i solo a dare un'a1,1,arenza di ri(•oncili:1zione del lutto irreale al rapporlo Ira la concezione politica e I.i t·onc<'zionc sociale della rivolu– zione. È fuor di dubbio che anche 1>rima ,lcll:1 Guerra Ch•ile moha altività delb CXT cm cledi<·ata alla conqui– sta di obhiettivi sindacali 1,ii.1o 1ue– no riformisti, mentre nel suo interno i mililanti erano dh•i.r.i da dibattiti senza fine r•er determinare fin dove potesse giungere la collaborazione con gruppi politici o con a11ivitì1am- 1uiniotrativc. 1 suoi ideali libertari f"rano r•eq,etuamcntc annac<11rntisot– to la 1m:-ssione degli interessi mo– men1:111ci,cd anche l'organizzn..:ionc dichinrutu anarchica, la FAI, finì col macchinroi della stessa debolezza. \on dobbiamo iufotti dimenticare che molli tra quunti divennero poi miui111ri e capi militari non ernno so– lo membri della CNT ma anche del– la FAI. Un ahro s,•an1ag~io dello slrcllo lt'g111nelr.i gli cnarcl1ic·i e la C~T c-r11 il form11rsi negli unurchici della illusione di « rur•1,rcsc111are ,, una cerlu purlt:' della po1>olazionc, e cioè il mezzo milione o 11il1 di loro com11uh'l1inei sirulaeati. In tal modo essi, anzichè agire come Ccrmcnlo cnlro il popolo, <livcnncro in un cer. to senso i capi di un potenti' inte• resse minoritario. Uno degli argo• menti f'0n cui ccrctwano tli giustifi– ear~i ~li anarchici spagnoli partcci• 1>un1iul governo ò 1uoprio il bisot:,"DO di assicurare nel governo una ade– ;(Uala • rapprescntazione )). Non a– vrcbhcro avver1ito un tale bisogno se roSSf'ro rimasti un gruppo interamen• te dedicalo a diffondere l'idea di un mulatncnto rivoluzionario nella so. cietà, ,,crchè si sarebbero accorti che 18 il fauo di venire consider:ati come rappresen1an1i di una parte soltanto della popolazione avrebbe dim~nuito 111forza della 1>ro1mganda. La 1ncoccupaziouc del potere cor• ro~ di fauo così profondamente il Mo\"imeu10 anarchico s1>agnolo che anche quelli che si allontanavano dal riformismo tendevano verso un culto dell'azione-11er-l'azione, il quale ge-– ueravn il desiderio di un'organizza– zio1w stretltuncnle cos1,irativa ed un ro11cet10 della rivoluzione che erano p('r vari ris1tet1i piuttosto blauquis1i che' anarrhici. Gli « Amici di Our– nlli >1 per esempio, un gru1>pO radi– cule che cri1icava i capi collabora– zionis1i, parrebbe si fo.!SC<1uasi in- 1ernmente permeato dello s1>iri10 blnnquisla di una dillnturn rivolu– zionaria, se .si de,•e giudicare da un proclama che ,•iene citalo da Ri• 1·h11rcls comi" stam1>ato da loro dopo le Giornate di Maggio del 1937: 1< Una giunta rivoluzionaria è staia costituita in Barcellona. 'J'utti i re– sponsabili dd 1mtsch, 1 manovrauti sotto la prOl1"7.ionedel governo, sa– runno gius1izia1i. li POUM 1urà membro dell.t Giunta rivoluzionaria percl1è è rimasto daltn parte dei fa. voralori )1. Ju ahd termini qucslo grurlPO di e< puri» anarchici sembra ubbia concepito qualcosa di annlop:o all'antico Comitato di Salute Pub• blicn giacobino, per in!laurare un fo. roce regno del terrore in collabora• :,;ione con un partito politico :1t11ori• 1ario 1uarx:is1a. Si può dedurre fino a che punto le illusioni del potere a- 1 Col nonlf' di « Putsch • eui in<licav•• no il 1en1111ivo comunista l1i 1ehi11cci11re il Mo\•imenlo 1nard1it:0 e il POUM nel m■g. 1,io '37 con J■ complicità del governo «n• •·raie e di quello catalano.

RkJQdWJsaXNoZXIy