Volontà - anno VIII - n.1 - 1 maggio 1954
stallizzata in fronti, non vi fu più nessuna possibilità di fraternizzare, e cosl fu facile agli ufficiali Cranchi– sti di eccitare l'odio nei loro soldati contro i « nemici » che sparavano su di loro dalle opposte \rincee. In una campngnn d.i resistenza passiva non vi sono fronti, J'opporlunità di (rn– ternizzare è generale e perpetua. on dico che una tale campagna si sarebbe certamente conclusa con una vittoria, ma anche la sua sconfitta non sarebbe stata così nmara, cosi dcmornlizzante, come la sconfitta che venne dopo tre anni di violenza or– ganizzata. Ha un grande significato, certamente, che tra i recenti eventi di Spagna che hanno causalo a Fran– co le urnggiori ansietà non sono stati gli occasionali atti di terrorismo vio– lento ma i pochi scioperi prodottisi con una completa mancanza d_ivio– lenza. 11: chiaro, comunque, che que– sto è un argomento val.ìdo solo ove si guardi al futuro: noi non possia– mo cerio muta.re il passato. Procedendo dal 19 Juglio Richards mostra scrupolosamente e chiara– mente Ja via su cui i dirigenti della CNT si impegnarono in una collabo– razione con i partili autoritari che gradualmente li trasformò in orgoni amministrativi del governo e li con– dusse ad assistere passi\'amente alla « legalizzazione » delle collettività contadine ed operaie di Aragona e di Catalogna ed altrove, con ciò po– sie sotto l'imperio delle restrizioni go,·ernative. t molto triste ma salu– tare seguire le strade su cui, per aver pensato senza rigore, per vanità e per amore di comando (benchè mollo di rodo per corruzione mate– riale), uomini che erano &lati pro– vati da lunghi anni di 1otte clande- s1ine divennero in pocl1e settimane– trastulli nelle mani di coloro che vo– le,,ano usare la loro iuOuenza tra i lavoratori per gli scopi della politica borghese e della politica estera rus– sa. Quegli uomini affrontavano la prima J>rova della veri1i1 delle loro, vite, forse la pili grande prova a cui anarchici si sinno trov11ti sottoposti. in qualsiasi tempo - ed essi abban– donarono allora quasi volenterosa-– mente gli argomenti contro il potere go,·ernativo che avevano sostenuti durante tulta la loro ,•ita attiva e che, IHI rt roppo, le conse1,-•·uenze delle loro azioni dovevano ancora una voi. ta dimostrare assolutamente corretti. Par fuori dubbio, ,talle testimo– nianze che Richards espone, che sc– ia CNT e Ja UGT avessero agito ri– solutamente insieme, il Partito Co– munista ed i suoi alleati horghes·i dei re1mbblicnni e dei nazionalisti catalani non avrebbero così facil– mente trionlato sopra gli elementi socialmente rivoluzionari. Natural– mente, è possibile che ancJ1e per tal via Franco avrebbe vinto, ma la sua vittoria non sarebbe almeno stata ac– celerata dal senso d.i fallimento che portò alla rapida dissoluzione finale della causa antifascista. Penso però che Richords, mentre es1>onegiustamente gli errori dei di– rigenti della CNT, è troppo indul– gente ris11et10ai suoi aderenti. Do,·e egli suggerisce che es.si erano relati– vamente senza colpa nella situazione quale si era sviluppata, m'accorgo– che egli si Jasciu sopraffare dalla lodevole simpatia J>er l'uomo comu• ne che si sacrifica senza ambizione, ,ma trascura il fatto che quell'uomo– è spesso anch'eg]i in parte responsa. bile quando i suoi interessi sono tra• diti. La maggioranza dei membri
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy