Volontà - anno VIII - n.1 - 1 maggio 1954

solo all'indomani del 19 luglio, <1uan– do il popolo si accorse di essere pa– drone della situazione mentre il go– verno era senza poteri, che esso co– minciò a prendere nelle proprie ma– ni l'economia della nazione ed a riorganizzarla secondo concezioni di ~iustizia sociale. [n questo sta la rea– le rivoluzione del luglio 1936: una rivoluzione economica. E [u 1noprio questa rivoluzione economica che venne tradita dalle debolezze d.i buon 8<'nso dimostrata dalla CN'f, tolle– rando di essere condotta a collabora– rf' coo un ;?OVerno gilt paralitico il. quale 1>il1tardi, poichè per tragico 1.rnratlosso aveva il sostegno e la fi– ducia degli anarchici, crebbe e si sv:ilupJ>Òin una nuova struttura au– toritari:1 che effettivamente distrusse le costruzioni collettive realizzate dal popolo nei villaggi e nelle officine. Debbo però discutere un punto con Richards 1nima di lasciare il luglio 1936. Non è proprio <1ues1O il luogo per abbandonarsi a divagazioni pro e contro l'uso della violenza: sareb– be troppo lungo e distrarrebbe J'at– lenzione dal soggetto principale di queslo studio. Però, poichè Richards ha sollevato specif1caruente il punto nel suo libro, debbo dire che non so– no d'nccordo qunnd'egli trova che la res:istcnza armabl ai generali era ne• ce.ssariamente il miglior modo di af. frontare la situazione quale essa ap• parve il 19 di luglio. Ammetto che ogni altra specie di reazione da par• te del l)opolo era improbabile, data la tradizione di azione violenta ali– m<'ntala in Spagna da tempre dopo il tempo della invasione na1>oleoni– ca. Ma se noi guardiamo alla guerra s1>agnola. per cavarne insegnamenti ,,ali<li fler il foturo, non è accademi- 14 co suggerire che una campagna riso– lula di resistenza passiva potrebbe aver eventualmenle raggiunto un ri– suhato migliore. e certamente a– vrebbe causato molte meno sofferen– ze al popolo spagnolo. 1 L'o1>pres.sione di Franco in tale atmosfera di azione non-violenta si sarebbe certamente organizzata meno bene, le sue fo..ze armale non sareb– bero :ottak rinforzate dall'esperienza di tre anni di comba1time.n10, e la Germania, l'halia e la Russia non avrehbero avuto SC11$C per iutcrve– nire ed aggiungere il loro contributo alla distruzione del popolo spagnolo. J I movimento rivoluzionario non sa– rebbe slato aggiogato alle tentazionj deformanti e corruttrici degli uffici governativi, ed i comunisli ed i loro alleati non avrebbero avuto l'op1,or– tunità di imporre sopra di esso una 1,olizia segreta ad una 1Jisciplina mi– litare. Le centinaia di migliaia di mi– lilnnti cd uomini e donne comuni che vennero uccisi o co!lrctti all'esi• lio sarebbero rimasti lù per portare avanti una resistenza che non inrch– be stata demornlizzat11 da tre .inni di tradimenti interni durante la Guerra Ci,•ile. Va 1mre rilevato, con Richardst che il mescolarsi diretto del popolo– e dei soldati durante le _giornate di luglio concluse in una r.raternizzazio– ne che aiutò a demolire le forze rea– zionarie a Barcellona e altrove. Pii1 tardi, quando la guerra si era ~ri- 1 Tro,·o che questo nrgomcnto d'umanità ben di rado è ae.nlilo dai teorici rivoluzio• nari. che hanno gli occhi fissali oosì (urna. mente ,ul glorio10 fo1uro da ritrovar•i 1pe1. so relativamente indifferenti alle mi&erie e ai dolori presenti che la loro toluz.ione pre– ferita può generare.

RkJQdWJsaXNoZXIy