Volontà - anno VII - n.12 - 15 marzo 1954
così soddisfazione e sviluppo anche all'inizia1iva privala. 1< Con il lavoro cOllettivo era stato possibile raggiungere tanto nell'agri• coltura quanto nelle industrie una razionalizzazione tale come non è possibile ottenere in regime di pie• cole proprietit terriere, ~ neppure di grandi proprietà ... 1< Fra l'altro era diventato possi– bile usare la migliore CJUalitàdi se– menti, perchè i contadini potevano permettersi di comprarne in grandi quantitativi, ciò che non avevano mai potuto fare nel passato. Per le patate si potevano ordinare le se• menti in Irlanda e per il grano 3j sceglievano solo sementi ben selezio– nate. Si usavano anche fertilizzanti chimici. E poichè il macclùnario moderno (a mezzo di scambi o con acquisti diretti all'estero fu possibj. le procurarsi trattori e aratri) usa'to propriamente dà modo di lavorare il suolo piì1 in profondità, quelle se– menti diedero una resa per acro dì mollo superiore a quella che sarebbe slala 1>ossibile ollenere nelle condi. zioni degli anni precedenti. Con i nuovi mezzi fu possibile anche esten– dere l'area coltivabile. Le ricerche da me fatte sul luogo, in Aragona, mi permettono di affermare che in generale l'aumeuto del raccolto di gmno llVeva raggiunto una nwdia del 30 ,,er cento. Sebbene in proporzio. ni monori anche ]a resa degli altri cereali, delle patate, delle harhabie. tole dn zucchero, del trifoglio era aumentata. (I ln <1uesteregioni 11gricole]e con– dizioni economiche dei contadini 11- vevano subito un generale migliora. mento. Vi fu un certo peggioramen– to iniziale soltanto nelle regioni i cui prodotti erano destinati alla e• sportazione, e notl era quindi possi– bile scambiarli con altri generi ali– mentari. Questa situazione fu tipica , s1>ecialmente del Levante che pro• duce quasi esclusivnruente arancie. Ma anche qui J'inconv.:!niente duro soltanto qualche mese. « Questo fatto è della massi.ma im– portanza. Nella società moderna era la prima volta che veniva messo in pratica il principio anarchico «ad o– b,'llllnosecondo i bisogni ». Fu messo in pratica in due differenti mani.ere: in alcuni villaggi aragonesi senza far uso di denaro; in altri, come in qua• si tutti j collettivi delle altre regioni, istituendo una moneta locale. Il sa– lario familiare ,,eniva pagato in que. sta moneta e variava in proporzione del numero dei membri della fami– glia. Ecco un esempio: J>er un nu– cleo familiare dove oltre all'uomo pub lavorare la moglie perchè senza figli, il compenso era di circa Cllu1uc pesetas al giorno. Per quello do,•e può lavorare solo l'uomo perchè la moglie deve badare a due, tre, qual• tro bambini, il compenso era di sei, sette o otto J>esetas rispettivamente. Erano i <( bisogni >), e non il « rendi– mento >1 in stretto p;enso economko, che determinavano la Scala salariale o, dove salari non esistevano, l'asse• gnazione di prodotti. « Questo principio di giuslizia an– dnva sempre pili estendendo i. E la carità, l'accattonaggio, i sussidi spe• cinli per gli indigenti erano scom• parsi. Non esistevano piì1 i miserabi. li. Chi lavorava, lavorava anche per tulli ~li altri, come gli altri lavor;1. vano anche per aiutare lui e, più tardi, i suoi fi~li. 1< E que:ito aiuto reciproco si ,.. stendeva oltre i confini del viUaggio. Prima che gli invasori fascisti ave.;. 623
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