Volontà - anno VII - n.12 - 15 marzo 1954

è stato quasi sempre lo slesso. Dopo essersi disfatti delle autorità se era– no fasciste o averle rimpiazzate con comitati anti(ascisti o rivoluzionari se non lo erano, veniva convocata una assemblea di tutti gli abitanti per decidere la 1inea d'azione. « Uno dei primi passi da fare era <1ucllo di pensare all'ammasso del raccolto non solo dei campi dei pic– coli proprietari ancora esistenti, ma anche quello, ben piìi importante, dei latifondi dei grossi proprietari, i quali erano decisamente conservato– ri e prepotenti capoccia rurali. Fu– rono organizzati gruppi per la rac– colla delle messi a1>partcncnti 3i grossi proprietari. E così ebbe inizio il lavoro collettivo; e quindi, dato che il raccolto non poteva essere da– to in consegna ad alcuno in ]>artico– lare senza ingiustizia verso tutti gli altri, esso fu posto sotto il controllo di un comitato locale, a beneficio di tutti gli ambienti, sia 1,cr il consumo diretto, sia per agevolare coloro che ne (11Jeva110maggior bisogn.o nello scambio di questi ilrodotti agricoli con ahri industriali, come abiti, cal– zature, ('c·c. « Si dove,•a poi pensare a lavo– rare la terra dei grossi vroprietari che erano in genere le pili fortili ed estese della regione. n probleuin veniva cli nuovo discusso a uu'as• semblea di tutto il villaggio. E cosi, anche se non definitivamente costi– tuito (rna spesso ciò avveniva fin dal– la prima riunione), i] colleuivo ve– ni\,a r>crò definitivamente stabi.lito. ccVeni,•a nominato un delegato per l'agricoltura e per l'allevamento (o uno ller ogni sello re, qualora ]'al– levamento fosse molt<-"'sviluppato), un de'lcgato llCr la distribuzione lo– cale, uno per- gli scambi, uno 1>er : 622 lavori pubblici. uno per l'igiene 1; l'educazione e uno per la difesa i-i• voluzionaria. Talvolta erano di piit, talvolta di meno. << Si formavano qlùndi i gruppi di lavoratori. Questi gruppi venivano in genere divisi secondo le varie zo– ne del territorio municipale per po– ter far si che in ogni gruppo fos~• ro com1,resi tuui i rami di la,•oro. Ciascun gruppo nominava il proprio delegato. l delegati si riunivano una volta ogni due giorni o una volta la settimana con i consiglieri delJ'agri– cOltura e dell'allevamento allo scopo di coordinare le diverse attività. le In c1ues1anuova situazione, <1ua– si tutte le lliccole proprietit erano scomparse. lu Aragona il 75 per cento dei piccoli proprjetari a,•eva– no aderito al nuovo ordine di cose. Coloro che si rifiutarono di aderire furono lascictti in pace. È falso dire che chi partecipò ai collettivi vi fos– se slato costretto. on si insisteril. mai abbastanza su <ruesto llunto per smentire tutte le calunnie a tal pro– ilO.Sito dirette contro i collettivi. Tan1'è vero che·anzi i collettivi agri– coli misero in vigore degli speciali conti correnti e stamfl.H'Ono dei buo– ni di consumo per i piccoli proprie. lari al fine di assicurar loro di po– ter fruire dei prodotti inclustritlli di cui avessero bisogno, esattamcnlc co- 1.neJ>er i « coUettivist.i ». e< In questa trasformazione dclb 1>ro1,rietit, bisogna dare la dovuta im1lortanza al senso pratico e nll'.t– cmne 11sicologico degli organizzato– ri, i quali quasi da1lper1u1to conccs– ~ero o asS<'gnarono ad ,,gni famiglia •n 1wzzc1to di terreno su cui ciascu– no jlOlessc coltivare per suo uso e consumo gli ortaggi preferiti, dando

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