Volontà - anno VII - n.12 - 15 marzo 1954
-decideranno gli uomini di un tempo Iuturo; e questò non uniformemente hensì secondo Je circostanze di luo– go e di tempo relative a ciascuno. Il tenore del discorso di Kropotkin è sconosciuto. Quesla discussione, promossa co– me si è visto da Cosla clte, dopo le osservazioni strettamente collettivi– ste di Viiias, rompe una lancia per lo sfruuamento in comune dei pro– dotti del lavoro, il comunismo li– berlario, e annotata da Kropotkin di $UO 1mgno, sfuggì alla sua memo– ria pii1 tardi, poichè diceva sempre, 11ii1 tardi, - come nella sua lettera a Guillaume del 12 giugno 1903 («La Protesla-Suplemento » di Buenos Ai– res, n. 292 del 20 settembre 1928, pag. 552) - che nel 1880 ignorava ancora che gli italiani avevano ac– cettato il comunismo nel loro con– gresso tenuto in ottobre nel 1876 nel– le vicinanze <li Firenze. Esporrò questo fatto con brani di una 'lettera che I' anarchico ita– liano dottor Niccolò Converti mi scrisse da Tunisi il 15 maggio 1897, do1>0cli aver scorso la mia « Bibl.io– grar>hie de !'Anarchie» (Bruxelles, 1897, XI, 294 pagine) allora recente: « Rispetto alla evoluzione delle i– dee, cret.lo dirle che l'ndozione del comunismo anarchico da parte del Congresso di Firen:e (1876) restò quasi sconosciuta fra la massa socia– lisw. è nel processo di Benevento (agost.o del 1878)... quando il co– munismo anarchico, possiamo dire, f Pce la sm1apparizione». li doti. Converti mi rùnandava a– gli estesi resoconti su quel processo nei grandi giornali di Napoli come « n Corrjcre del Mattino » che tra– scurai di consultare allora e fino ad oggi, ma che varrebbe la pcua <li vedere. Egli continuava: « ... Poco tempo prima di questo processo di Benevento si pubblicò un manifesto ,Iovuto alla penna di. Covelli in no– me della Assocùt:ione l11tenw:io1H1• le dei Lavoratori, Federazione pu• gliese, nel <1unleveniva affermato il comunismo mrnrchico. Fu dopo di ciò che « La Plebe». di Milano, di. Enrico /Jigmm1i, aprì una. polemica cort.esc, trovando ci;ntradizionc Ira il comunismo e l'e •.archia: giust.a– mc11tc pere/tè fino ,allora il. comw1i– smo si era prcse,uoto sem.prc come wu, co11cezio11eau'doritaria, respinta dai libértari, compresi quelli della te1ule11zti dc « La Plebe >> federalista. Quelfo polcmict1, sviluppata seria– mente con cttlnw ltmto du una parte cl1t• dall'11ltra, è una delle poche, se non l'unica, delle 11olemic/1eche finirono con l'accetltl:ionc cli una i– dc<1prima respinta, il. t:omunismo ». Quello che segue è un pò djfficile a svi.,cerare; però comprendo ciò che Cotwcr1i ,,oleva dimostrarmi: « No- 11osta11te.per gli altri, era il norne di comunismo ciò che prima 11011, ve– niva ttccetwto, perchè lei sa già che l'idett comuni.sta in realtà era am– messa, se considcm la formult, dei collettivisti anarchici « da citlscuno scconclo le sue forze, tt cittscw10 se– condo i suoi bisogni », formula im– piegata prima dell' nccetrn:ione del. comunismo. 1;· vero che questo non era consitlcrato praticab;le immedia.– tame11te nella rivolu:ione. Per esem– pio., ,i troverà tale concetto nelle o: ldées sur l'organisation sociale » di Cuillawne, apparse i11, italiano, in opuscolo, almc,w nel 1875 se non prima. È un opuscolo moho po110/i,. re iu, Italia. » Di c1uest 1 opuscolo Converti ha co. 649
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