Volontà - anno VII - n.12 - 15 marzo 1954

fargli prestare il giuramento antimo– dcrnista >1. E ricorda clic secondo Ja Costitu• zionc Jtaliana « tutti i cittadini, sen– za distinzione di confessione o di altro, sono eguali innanzi al.la legge. Unico crilcrio per la scelta di un insegnante di storia del cristianesi– mo, come per qualsiasi altra mate– ria, dev'essere la competenza scien– tifica. Che poi sia cattolico, 1,rotc– stantc, ateo, o uomo religioso non ap– partenente ad alcuna religione, non conta )1. Fin <1ui si tratlava, in fondo, di una discussione a due: da una parte l'Jtalia del Risorgimento e dall'altra l'Italia della Controriforma. (Juan– d'ccco - e qui viene il peggio - la discussione diventa a tre. JI Retto– re dell'Uni,,crsiti1 d.i Messina, prof. Gaetano Martino, deputato del Par– tii<= Libernle Italiano, munda al « Mondo J) 22 dicembre 1953, una l<'ttera per (arei sapere che « l'inse– gnamento di storia del cristianesimo non esisteva nella Facoltà di lettere di :\1cssin!l.,ma è stato 1noposto que– st'anno; e la scelta è caduta sullo studioso di cui sopra, indipendente. mente da ogni considerazione suJJa sua fede religiosa »; il Senato ac– cademico non cs1>resse, e non pote– va esprimere nessun giudizio sul me– rito della decisione; esso semplice– mente rilc,•ò che l'istituzione di <1uel– l'i11scgnamento com1>lementare « in soprannumero rispetto al massimo consentito )) "eniva pro1>osta « senza che ne fossero indicati i motivi di oppor1uni1ì1 nell'interesse degli stu– di n, tanto pili che esiste già nella Facoltit l'insegnamento di storia del– le religioni, della quale disci1>lina la storia del Cristianesimo è parie; cc– c·o 1>erchì·fa Fncolti1 fu invitata dal Sennto accademico a molivare la pro- 1>ria,1lrcccdc11tcmoti\,azione. Lascinruo da parte la teoria che In storia del cris1ianes.iu10 rientra nel– la ~tori.a delle religioni come <1uclla del fr•ticismo primiti,,o, del zoroa– strismo e confucianismo: un 'liberale che ,•uol far piacere a un gesuita, puù espettorare una tcoriu di quel i;encre senza tlisturbarc neanche il gesuita. Quel che importa, è notare che i I Rettore Magniftco, mentre sa che la nomina fu fatta senza consi– derazione di fede religiosa, non sa che fu rimangiata appunto in consi~ dernzione di quella fede religiosa, almeno per <1uanto riguarda uno dei due voti che erano slati necessari per annullare fo decisione precedente. Non solamcutc il Rettore Mag:nif1co fa l'ingenuo per non pagare il da– zio, ma è inesatto: la storia del cri– stiuncsimo non era nella Facoltù di Messina in un insegnamento in so– prannumero rispetta al massimo con– sentito: tm ~ è vero d1e, annullato qucll'incaric._ rimasto così libero - e non in soptc.:nnumero - uno sti– pendio, le spoglie della battaglia fu– rono raccohe sono forma dj incari– co in filosofia bizantina da quello stesso insegnante, che non approva• ,,.a la c;redcnza palesemente ( !) non ca11olic11del libero docente valdese: A questo punto il fauaccio dovreb2 be intcress11rc il Partito Liberale lla– liano, del quale il Rellorc Magnifico dell'Università di Messina è lmuina– re di prima grundezza; anzi si dice che r:ipprese111crebhc il Partito Li– berale hali:mo come Ministro della Pubblica lslruzione in un nuovo pa~ tcraC'chio fra la Democrazia Cristia- 1111 e i parli ti - ahinoi ! - laici. TI Partito Liberale llaliano non ha nif'nlc dn dire sull'ostracismo <'hC' le

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