Volontà - anno VII - n.12 - 15 marzo 1954
stianèsimo in Mc~sina 110n servireb– be a niente, dato che per la parte filosofica rientra nella storia della fi. losofia, e per la parie religiosa rien– tra nel.la stori,, delle religioni, inse– gnamenti entrambi rappresentati nella Facoltà. Se n'è avvisto solamen– te do1)0 che è arrivato a Messina il gt"suita. Confermano, invece, H voto precedente gli altri due in.segnanti. Siccome a pariti, di voti prevale quello del preside - personaggio che non parla - il gesuita ha causa vinta. Allora l'insegnante tli geografia, che ha \:otato nuovamente per l'in– carico, fo mc11cre a verbale la sua protesta contro una votazione « di cui non sa trm'are giuste e chiare ra– ,;ioni, e in cui purtroppo crede ve– dere solo una manifestazione di in– tolleranza e di pt>rsecuzione verso la mjnoranza religiosa in Italia a cui appartif'nc il 1)rof. Gonnet >>. E l'al– tro insegnante, di storia moderna, si associa alla protesta, quello al qua– le non piaceva •< la credenza palese– mente (!)non cattolica >> del Gonnet, spiega come <1ualmente <( ritiene inu– tile ed anzi dannoso J>er la Facoltà, assegnare in un ambiente culturale come quello cli Messina, 1>revalentc– mente cristiano e cattolico, tale inse. gnamento a·persone di indubbio me– rito, ma di ,,rofessione palesemente (e dagli scm1)re col· palesemente!) non cattolica, ed il cui insegnamento non potrebbe rivolgersi proficuamen• te nella Culi specie se non al periodo scismatico della storia del cristiane– simo ». Cioè un protestante sarebbe competent(' n trattare caso mai la sola storia dello scisma 1>rotestante ! Non palesi la sua credenza, si. inscri– va magari alla Massoneria, e allora 634 insegni qualunque dia,,oleria gli pas. s.i per il capo. In un'Italia non dominata dall'A. zionc Cattolica un pasticcio di que– sto genere non sarebbe stato pensa. bile. Io ebbi nel primo anno di Uni– versità come professore di fi1osofìa teorica un cattolico, e come profes– sore di letteratura latina un prete spretato, ateo; e morto questo, un cattolico praticante [u chiamato al suo posto. Le Unh•ersità create dal Risorgimento italiano ammettevano la libera concorrenza di tutte le dot. trine; e <1uestaconcorrenza, sostitui– ta al monopolio clericale, condusse la coltura italiana, impoverita dalla Conlroriforma, a prendere un posto onore,•ole nella vita intclle1tuale eu– ro1,ea. Quando le Universilii italiane saranno controllate da Consigli Ac– cademici e da Consigli di Facoltà come quelli di Messina, le vedremo in breve ridotte a quello che erano al t€'mpo di Gre@orio XVI. Lo storia non finisce qui. Luigi Salvatorelli protesla contro la deci– sione messinese sul « Mondo » del 15 dicembre. « Scua10 Accademico e Consiglio di Facolti, - scri,•e - hanno affer– malo il criterio che la storia del cristianesimo non !)Ossa esser pro• fcss:tta, nelle Università italiane, se non du ca1tolici. L'hanno, cioè. trat– tata come materia dommatico-con– fessionale, e considerato la Facoltà di lcllere, per questo riguardo, come una Facoltà di teologia cattolica. L'uno e l'altra, però, non hanno consideralo che, posto ciò, non ba– sta che l'insegnante di storia del cristianesimo sia di registrazione cat– tolica. Bisogna assicurarsi che egli sia, altresì, ca1tolico ortodosso. Il mezzo migliore, t>erciò, sarebbf' di
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