Volontà - anno VII - n.11 - 10 gennaio 1954

smo ~cicntifico. Perchè denuda nello Stato la mc11::og1w costitu:io,aalc per cui si gabba ai gonzi come ratJt>rc• sentrmtc di tutta la na.zi <mc, ril/u– C(]ttdolo nei suoi termini. c"rnttcristi• ci 1•sse11zittli di rappresc11tcmtc, pro• curatore e gcmlttrmc delle classi do• mim111ti. l,,t1 sfi(/ucfo nelle riforme, nei. pub· blici poteri, ne/le delegt1::io11i,detcr• mimmdo l'azione diretta delle lolle di dcmoli:ionc e di riVDmlica::ione, e tlf'lermi11a11do il C(lratterc rii:olu• ::iom,rio cli <111esta. d111>lict1:io,1c, è, secrmdo gli mwrcliici, il me:.:o mi• i;lior,• per t1bili1<,re fo m11u11 r,Jla gc• .stionc dei suoi interessi indivi<liwli f' cr,flctt.foi: c111mcità. po/iricn f'd 11m• mi,1i.;,;tmti'.vticlic d'alrromh• gli. wwr-. c/1iri rico,wsco,io fin da om m•I 11ro– let11riato clic ascende, educuto dfllft1• mura cspcrin1:ll degli errori pmw,– ti, 1•nso le ultime forme delfo libc•• rn:ionc: fo rivolu::.ione soeitil,•. il cu· m1111i1mo eco11omie-0,f"mwrcl1it, •· Mt•rlino, a .,ua volta. ;:i.cri,·c,•a(1,ri– nrn ll('lla -,ua evoluzione finale): ti' So11 si 1wtrcbbc tmrn• <11rnlc/1f• utili•, /ah• qualclw 1msso i111um:i1 1mr11•ci111111llo ron cw1did11ti 11ro111·i ,,ll1• (•/c:io11i? No. Noi sappiamo ccrtu e/te gli O• fJCrfli ,,tic 1•/e:ioni S(tr(ltHIO SCIII/Jrf' rflJ:J;irttti e<I ÌllgtmlllllÌ. e/te mai riu– scirmmo t1 mllndare in p(lrlt,mc.1110 i loro compagni c•.. e/te se nnc/1(• lt, mt1JlJ<ÌOrt111:t1 della C"111er<1 ,lei ,le1m• tali /oss(• composta di OJX!rai, questi 11011 t>otrcbbcro nulla. IA' cledo11i invece di. gio,mre 11uoc• ciano ,,lit, ctwsa. ,/egli opcmi J>Crcl,è i. rom1mg11i ,,111'.vi ed int.clligcnti, /111- ti deputfllÌ, di.venumo ri1111c15llticcl i11f,11gardi. Il. popolo s·i c,bitm, ,, ere• d<'r<> e/te lt, salvez:c1, posst1 venire dall'alto, dal governo, dal parlamen– to, e cessa di combattere •· E. Borghcsani, a sua volta, ragio– na a lungo, e bene, sull'errore ovvio di rhi tra noi. lrn ri1c11u10di dover fare una scelrn t rn lf' (< dcmoc:ra– y,jc >• (!) occidentnli e il « totalitari– smo • orientale. Noi &lessi ne :1bbia– mo pili volte parlato. Perciò ci tro– va 1>ienamen1e d'accordo, &e(>pure la sua risposta non apporta nulla di nuo,•o sui punti J.2.3. t dei nostri scrit1i precedenti e '-uÌ <1uali è onnai chiaro che siamo tullj d'accordo. Per contro, anch'egli enlra in di– scorso assai concretamente :.111 pro– blema delle Commissioni Interne: ed Hl suo posto pubblichiumo ciò che JlCllSll. Qui segnaliamo, a ,·onclu:.ione, una sua idea co.:,ilimpitl:, che nwritereb– be di essere slampnt:1 dovunque amar– rhici si ritmi-cono: • Occorre sfor– wrci di c0mprendcrc e jflr com1>ren– dcr,• ,, fondo qucs111società, questo sistf'ma, in ogni loro 11s1>t•tto; 1>oichè compremlemloli ,, /11cn1doli com.– /Jrcnderc giù 11oi li lt'(,sformhtmo e li facciamo 1rasfor,iwr1• ». Ci 1>areche 1·011 <1uesto le critiche a riò che noi avcvu1110 dello a pro– po!-ito delle.: Elezioni•· siauo giun– te a quel 1a1110 di co11clu'-iOn('che è 1>0.:.Sibile. S'è rile,•ato c.hr tutti siamo d'ac– cordo su un propo~i10 nf'IIO: non vo. tare nè per il Parlamento, ni• per il Municipio. ~011 volare per non secglierf' tra il tifo e la peste. Non votnrc per 11011 clivcnlnre an– chf' noi numeri ,1,~ll,~maggioranze p;.cmlo sovnme. 56.;

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