Volontà - anno VII - n.9-10 - 15 dicembre 1953

re non si fosse seutito abbmulouato eia/le cfossi dirigenli. e se fosse stato si– curo dell'esercito, se ,ie sarebbe infischiato delle elezioni ed aurcbbe messo ordine alle cose con molte manette e qualche buon. massacro. Certamente sarebbe stato molto meglio se la monarchia fosse caduta i.a altro modo, in seguito per esempio ad uno sciopero generale od un'insurre• :ione armata .•perchè il /au.o che il movimento prese /e forme cleuorali in• fluisce malam.ente sulla sua natura e sui suoi probabili, sviluppi futuri; ma ituomma meglio così cli.€ nulla. Possiamo deplorare che nor&- vi .siano state /orze sufficienti. per far trionfare i metocli nostri, ma dobbiamo rallegrarci. che la gente cerchi, per una. via qualsiasi, di co11,quistare maggiore libertà e maggiore gimti:ia. Ti ricordi quando Cipriani fu eletto ,leputato a Milano? Alcuni com.• pugni furono scatulalizz.ati perchè io, dopo alJCrpredu:!ato l'astc,uione, mi rallegrai poi del risultato dell'ele:ione. lo <licevo, e ,lirei ancora, che poi• chè vi sono quelli che, sordi alla nostra propaga,u/a, vanno a votare, è con– solante il vedere che essi vot<mo per un Cipriani piuttosto che per un mo• narchico o un clericale - non già /H!r gli effetti pratici che la cosa può aue.re , ma per i sentimenti ch'essa rivela. Questa delle elezioni è stata sempre una m.alcdet.ta quest.ionc anche i,i me:zo a noi stessi, J.>erchèmolti compagni ,lmmo estrema importan:a r,l /lii• lo maleriale del voto e uon capiscono la natura vera del/a questione. Per esempio, utta volla a Londra una sezione municipale distribuì de/(e schede J>erdomandare agli abitanti del quar1ierc se volevano o 110 /a Jom/!1.– =ione di una biblioteca pubblica. Cre,leresti tu che vi furono degli a,wrchici i quali, pur desidcra,ulo la biblioteca, non volevano rispondere si, 1>ercl1è rispo,ulere era votare? E 110,1, vi erano, almeno a tempo mio, a Parigi e a Lo,«lrn di quelli cl1e trovavano unti-anarchico l'ttl:are la mano in un. comi:io per approvare l'or– dine ,lel giorno che esprimeva le loro i<lee?Applaudivano gli oratori che so– stenevano ,ma data risoluzione, ma poi si rifi11ta11m10 di maui/estarc la loro a1,provazione con un'alzata di nw,r.o o con un sì, pcrchè gli anllrchici non vota.no . Ritornmulo alla Spagna, naturalmente la t/lU!Stione si posa diOerente– mente a riguardo delle elezioni per le Cortes Costituentes. Qui si tratta ve– ramente cli un cor,)o legislativo che gli anarchici 11011, debbono riconoscere ed alla cui elez.io ,ie non possono partecipare. Naturalmente se Cost.ituente vi deve essere è preferibile ch'essa sia repubblicana e federalistti anzicltè m1J- 11archica e acceutratrice; ma il com1,i10 ,/egli auarchici resta quello di so– stenere e mostrare che il popolo può e <leveorga,1iz:.t1reda sè il nuovo modo di vita e non già sottoporsi alla legge. Ed io credo clic si pui, obbligare la CoM.i1ue11tead essere il meno reazionaria possibile cd impedire eh' essa stro:zi la rivolu:ione meglio agendo di fuori che sta,ulovi denlro. lo cercherei di opporre ctlla Costituente dei Co,1,gressipermancmi (loca– li, prouinciali, regio,iali, ,w:ionali) aperti a tutti, i quali, appoggiandosi sulle orgc111i::azio11iOJ>CN1ie, discuterebbero tutte le questioni che interes• 543

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