Volontà - anno VII - n.9-10 - 15 dicembre 1953

.i socialisti, merita l'Ava11ti! il quale trova in ciò che io dissi al Ciancabiila un segno evidente di « uu'evolu:ione dell'anarchismo verso il socialismo marxista». t vecchia abitudine dei socialisti democratici (quando vogliono essere gentili con noi e non ripetono con Liebknecht che noi siamo « i beniamini delJa borghesia e dei governi di tutti i paesi») il dire che noi evolviamo verso di loro. Ricordo, per esempio, che alcuni anni or sono l'avv. Balducci di Forlì (>rendendo occasione dalla pubblicazione fatta da un amico di una mia Jeuera privata, in cui raccomandavo l'organizzazione delle masse la– voratrici, scriveva che io « avevo messo dell'acqua nel mio vino >) e :-e ne congratulava come di cosa nuova con me, che fui, fin dal 1871, non dei meno noti propagatori delrlnteruazionale in Italia e che mi trovavo all'estero per una condanna incorsa appunto perchè membro dell'Internazionale. Intendiamoci: per me non vi è nulla di men che onorevole nel fallo di evolvere, quando l'evoluzione è frutto di onesta convinzione. È vero che, a causa della corruzione dei politicanti e dell'influenza gran– dissima che l'interesse personale e di classe esercila nella politica, si suole generalmente considerare come titolo di onore quello che sarebbe in un uomo di scienza segno di cocciutaggine cretina, il non aver cambiato mai di opinione. Ma io ho troppo coraggio morale per non manifestare, i~ omaggio ad una vana e ridicola repulazione d'immutabili1à, le evoluzioni della mia mente, anche, quando dovessi, come se ne è da10 il caso, mettermi in cou– traddizionc con i miei amici e con me stesso; e sono troppo fiero per arre. starmi pur un momento solo all'idea che altri possa sospettarle ispirate da viltà o da calcolo. Bisogna però che il cambiamento di opinione vi sia stato davvero, e sia tale quale si annunzia. - Ora, gli anarchici, ed io con loro, hanno certamente evoluto, ed è ve– rosimile che continueranno ad evolvere, 1600 a quando resteranno un par– tito vivo capace di profittare dei dettami deUa scienza e deJl'es1>erìenza e di adattarsi alle variabili contingenze della vita. Ma io nego assolutamente che noi abbiamo evoluto o stiamo evolvendo verso il « socialismo marxista )). E credo, al contrario, che uno dei caratteri pii1 notevoli e più gene– rali della nostra evoluzione sia l'esserci sbarazzati dei pregiudizi.i marxisti, che al princi1>io dPI movimento avevamo tro1>1>0 leggermente acceltati e che sono stati la causa dei nostri più gravi errori. L'Avanti! è 1>robabi.lmente vi1tima di una illusione. Se esso crede realmente ciò che a pili riprese ha detto sull'anarchismo, che cioè l'anarchismo è l'opposto del socialismo, e se continua a giudicare di noi dalle falsificazioni e dalle calunnie con cui, seguendo l'esempio della condotta di Marx verso Bakunin, si sono disonorati i marxisti tedeschi, al– lora è certo che, ogni qual volta degnerà di leggere uno scritto nostco o di ascoltare un nostro discorso, avrà la grata sorpresa di scoprire una « cvolu- 458

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