Volontà - anno VII - n.9-10 - 15 dicembre 1953
l \'Cri anarchici non socialisli, se anarchici si possono chiaruare, non sono che alcuni borghesi i quali per voglia di allirare su di loro l'attenzione pubblica e di parere originali, o per ragioni teoriche completamente dh·er– sc da <1uellr che inspirano i ,,eri anarchici, han preso qualche volta quel nome. - Credi possibile, nlmc,ro mom1>,t1nnenme,rte, u,t 11ccordo tra il 1mrtito mwrcltico e il ptrrtito sociulista? - Io credo che coi socialisli legalilari noi abbiamo un immenso terre– no comune 111~lla lotta t·onlro il ioverno e contro i capitalisti, e credo che potremmo " dm•remmo trovarci d'accordo in tulle le agilazion.i economiche! e proletarie quuli, ad esempio, quella odierna contro il domicilio coatto, gli scio1,eri, le leghe di resislenza, ecc. Disgraziatamente i socialisti Jcgali1ari~ col loi-o spirito nuloritnrio, hanno la tendenza a voler monopolizzare il mo– vimento 01>eraio, e a volgere tutte le agitazioni verso uno scopo clettornlc, dimodochè temo che possano sorgere conflitti fra i due partiti, come già ne sorsero. e 1,cr gli stessi moti\'1, nei Congressi operai internazionali, nei <111ali i socialisti in1cnclenno bensì di ammettere lutti gli OJ)Crai senza distinzione di 011inionc. ma volevano poi escludere gli operai di Ol)inioni anarchiche. lo mi auguro che quando noi anemo un'influenza cd una forza reale-nel movi– mento opcrnio, j socialisti avranno il scn1imento della flropria responsabi– lità, e non vorranno farsi traditori della causa dei lavoratori, fomentando rli...~idi, quando di <1ucsti dissidi non vi è ragione reale. Volli ,lo,,wmlargli: Com1> consideri tu il nuovo ntteggianw,110 di Mcr– /i,w? - Per M ... rlino uomo io ho il massimo affetto e la massima stima; ma credo che cerlamente con intenzione di bene egli siasi messo su di una falsa strada, che lo condurrà molto piì1 lontano di quanto l'>Cnsa,•a.Io e.redo che l'anti1>arlamcntarismo sia il principio fondamentale del pro~ramma anar– chico, e che la sua attuale estrinsecazione pratica - l'astensionismo - sia una necessiti, per un parlito :mtiparlamentare e rivoluzionario. Merlino, in– cominciando a finunz.inre all'aslcnsionismo, come per una semplice questio– ne di tattica, sarà trascinato a poco a poco a diventare un ,•ero 1>arlnmen– taris1a, e allora addio rh•oluzionarismo, addio anarchia, e secondo me, an– che a<1dio socialismo, inteso nel senso integrale delJa parola. Ma già, in fon– do. è così che hanno a,•uto origine quasi tutti gli attuali partiti parlamen– lari. E <111clloche ultimamente ha fotto Merlino, l'hanno Jatto molti anni prima di lui i Cucsde in Francia ed i Costa in Italia, certamente colla stessa buona fede cli Merlino, ma trascinati poi r1alla fatalitù delle situazioni, co– tnf" purtrop1,o, io lo temo, sarà trascinato Merlino. - Dimmi, gli dommtdai, dimmi francamente <111.0,110 ci sia di vero nel– la voce e/te corse a. Bolog11a all'e/Joca del nostro Congresso <li un tuo inter– vento ail ww sc,lutlt, e de/le inte11zio11i, permettimi cli dire, perturbatrici, che si attribuivano a te e od altri anarchici insieme co,1, Cipriani? - Prima di tutto io non fui a Bologna all'epoca del Congresso, me lo 456
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