Volontà - anno VII - n.8 - 15 novembre 1953
e vengono cosi fatalmente ci danneggiare la loro opera di educatori. Essi non hanno llfferrat.o pienamente il significato sociale, nel s<:11s0 libert~rio, <mti.polit.ico, individiwlistci di cert.e correnti pedagogiche: di <1uellcstesse correnti di cui essi si. dichillrono seguati. e praticmtti. La loro opera si. dibatte perciò nel compromesso: resta legata in più settori proprio li quei metodi a quei costumi dai quali si vorrebbe riscauare i_{ fanciullo. Chi voglia <iffrontare sul terreno pratico il problema di una e<lucazione liberatrice del fanciullo deve essere consapevole degli ostacoli che una so– cict.cìno,i libera opporrà alla sua opera. Deve conoscere sotto quali ibridi <1speuiquest.i oswcoli si presenteranno, deve conoscente la secolare tenacia, i/. complesso dei meschini interessi che li sostengono, l' ignorcmza che ,ie favori.sce il permanere. Senzti una chùtrti coscienza di quest.<iatmosfer<i socillle entro la qmtle og,ri anelit.o ttlhi libert.à im.1,lica una corrispettiva CJtWllidi lotta, il prefig– _gersi.progrnmmi operanti di. pedagogia a11,t.iconformi-sta è illusorio. Nell'mwrchismo, quwulo 1>0Jmezzo degli uomini che lo vivono, si cou– crcw in movime111.o,cioè ,i,1';.;J,1f i. l~ ga.mc clibtttlut.o ed cittivo dell'idett con la realr ,ì.di ogni giorno, osiff/.!,11u!sto presupposi.o i,idispensabile per l'atttw– zione di programmi s~fepE. Da cosciet1:(I,di quesw possibiliuì, <ipptuuwggio delle nostre idee, do– vrnbbe indurci a cout.imwre ed a sostenere con maggior larghezza <limezzi e d'int.e ,11.il' opem pedllgogic<i iliiziata con lei Coloni<i M. L. Berneri d<i un gruppo di compagni. Le difficoltà sono molte, ma l'importanza degli sco11i mi sembra. utle dtl,spingerci senza illdugio <tproseguire un lavoro che lui già .cfoto e non nwncherù di dare ottimi ri.sultat.i, risultati senz' "ltro tra i più umgibi/i. che oggi il 1\Jovime11torruò lltt.emlcrsi clull<i Sltlt lott<tcontro il con- Jormismo e l'<m,torità. ~ .. Y' a f L 30 SETTEMBRE ultimo si è chiuso il terzo anno di fnnziona- 1nento <1elfa Colonia estiva decisa a suo tempo in preparazione alla co– munità permanente. Potremmo ripetere in questa oc– casione le considerazioni falle :dia fine della Colonia nei due anni pre- 432 2 Gu,u.T1EnoF1cArA cedenti, dato che il lavoro si è svol– to suppergiìi nelle stesse condizioni, sempre nella stessa casa di Sorrento ormai destinata permanentemente a quest'uso. Anche quest'anno 1>iì1 di 40 bambini. hanno avuto un mese di soggiorno piacevole in un ambiente sano, circondati dall'amore e dalle
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