Volontà - anno VII - n.8 - 15 novembre 1953
per cui ogni rwvcuimcnt.o dei più lontcmi paesi può essere subito cono– sciuto eme/re <Jui,si riflette nclln progressiv<1sparizione dei limiti regio,wl#. <1Ile notizie del nostro paese: per cui la sciagura calabrese, come tant'altre, può essere vissuta giorno per giorno anche nelle città e nei paesi di To– SC<lll<t di Liguria di Piemonte, ecc., da chi voglia ititeressursenc. E, soprn– tutlo deriva da. tutt.e queste wnt'altre condi:ioni-,movc <lclla nostm vita. so– ci<1le una immensa simultaneità di prob]emi. Non si può più, come in passai.o, occuparsi dei vochi problemi che <li– rettmnente interessano i dete,a.ori del potere, i sussidi ltlle industrie inclt– /H1cidi guad<1gnareo il 11wntenimento dei diritti casuali alla burocrnzia o il. bmulo ai libri poco cuttolici nelle scuole o l'aumento di stipendio 11igiu– dici o fo costru.:;io,w cli cam1011isu au.to e s,i navi e su aerei perclrè i genc– lllli e gli umm.irngli abbimw qualcosa da f11re.Non basta occuparsi un poco cori la mano sinistra di costruire le case Fanfani o di impillnu,rc il tele– fono in tutt.i i comuni o di fomire i miliardi che· l'Assist.e,izn Pontificia dispenstt (ci modo suo) ai molti-morti-di-fame. Governare è difficile. Se n'è accorto in tempo Roosevelt che perciò si fece aiutare dli un immenso « brains trust » riuscendo a far opernre entro i qtwdri dello Stat.o um,. congerie immeu.rn. di speci(llist.i, fornwtisi al di fuori di esso, e così. - solo così - potè f<1rsu.pemrc allo Suao (ed ,,l po– polo) ln Grande Depressione. No,~ se n'1Jccorgo110,invece, i nostri gover– mmt.i. I problemi si affollano (Ili.Orno a loro eia ogni lato s,i ogni piano, e li soverchùmo. E non c'è problema per cui si vecla ir& atto filmeno un ten– l<ltivodi soluzione. Tam.poni di sussidi 1Jlle falle maggiori è tu.Uo ciù che da Roma smmo inve,it.are. Govenwre in ltttlia è oggi un vrocederc a t.e11to11i, con grandi. bolle orn su un muro ora SLL un 1dtro, senza ness1111a ccq)acitlÌ mai di scelta e di orgmii:za:ione che sùmo indirizzate a risolvere. Lo St.ato italiano lw macitrnto, dopo la sconfit.ta fascista, una così enor– me quantilà di beni e di danaro (Ìornitigli dallo· Stato americano per il suo proprio interesse) che sarebbe stato possibilissimo uno sforzo risoln– tivo per l<i bonifica terrierti e sociale del sud, pur senzci trnscurare la rico– struzione di qmmto fosse indispensabile anche uel nord, pur aiutando wui rinascita industrio/e e commerciale s1, linee tmti-au.l<trchiche che assic11- mue a tutti il massimo di fovoro e quindi di beni prodotti per il consumo o per lo scambio. Invece ... · Tutt.i swmo che s'è speso male, cicasaccio, sott.o il,. spintn di. chi gridava di /Jiù o premeva di più. 'l'roppe nuove swzi.oni ferroviarie, t.roppe chiese, troppi prest.it.i e sus– sidi ad indust.ric e commerci e coltivazioni ost.inati sulle antiche direuive auuirchiche, 11darmatori e c1mtieri, ad imprese cinematografiche e teatrali che han fatto ricchissimi ottori e guitti ed impres<1ri,ecc. ecc., in una elen– Cfl:io11eche potrebbe durnre (lll'infinito. Ora lo Sl.flto it.aliano lui « stan:foto >> moli.i miliardi per l<tCalabrici. Si ft,rà il solit.o: si ricostruirà dove conviene <tldeputai.O od al vescovo, .per lti deci.sio11edi ministri ignoranti sia delle neceSsità reali sia dei modi mo- 3B7
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