Volontà - anno VII - n.8 - 15 novembre 1953

rori che tutt'ora portano molti « ra– dicali >> del movin1ento so,,,,ersivo ad avversare le Ione parziali, il Rocker afferma che « nient.e di più. influisce sullo spirito e la psiche dei lavorato– ri ~ niente li rende più sensibili e li porta, più vicini ul. socialismo che q11estci lotta per fo. vila e per il sod– disfacimento dei bi.sogni più im– pellenti,,. Che fosse necessaria una auiva partecipazione degli anarchici alle lot1e operaie non era un'idea nuo– ,·a, come del resto abbiamo gii:l vi– sto. nè questa convinzione si cm for– mata nel Rocker impro,•visamente alla vista delle condizioni economi– che dure degli Ol)Crai tedeschi o h1 considerazione della particolare si– tuazione tedesca del primo dopo guerra, ma da una profonda convin– zione formatasi neUa lunga csperien– zu <1uotidiana a fianco dei lavorntori ebrei di Londra. Si può dire che da sempre egli considerava questo una n.eccssitI1. E del resto, proprio in <1ucstonoi possiamo trovare una del– le ragioni della sua attiva parlecipa. zione al movimento ldisch in Inghil– terra pili che a quello di 'lingua te– desca, aJ quale Jo legavano cono– scenze ed affinitit oltre che di lingua di costmne, percbè j] primo era es– scnzialmenle operaio, mentre i_lse– condo Jrnrlicolarmente politico. Certo, che la sua partecipazione al movimento operaio ldisch in ln– ghiherra era dovuto anche ad altre cause, qualcuna solamente acciden– tale, come molto bene ne parla nelle sue « Memorie », ma sicuramente ha a,,uto una i mporlanza tutta par– ·Licolare il 1>oter prendere parte at– tiva al movimento operaio e sinda– cale dei poveri lavoratori ebrei che allora numerosi, profughi dalla Ger– mania, dalla Austria ma sopratutto dalla Russia, cercavano asilo e la"o– ro in Inghilterra. Ed anche in que– sto (HICSC per particolari condizioni sindacali, con difficohì, questa pove– ra gente poteva trovare lavoro e con maggiore difficoltà ancora ottenere mrn rimunerazione che le potesse acconsentire una vita meno bcslialc di quella che era costretta a con– durre. E' fra questi Ja,,oratori ebrei in difosa dej Joro interessi doppiamen– te sfruttati che egli sosterrà nel gior– n:de (< Arbciterfrewule >> ]e prime polemiche in favore di un' at1iva p11r1ccipazione al movimento opera– io contro, <111esta volta, clementi del– la deslra socialdemocratica che so– stenevano in lrnse alla famosa << leg– ge di bronzo dei salari >1 che nell'or– dine capita.lista -i lavoratori non po– tranno mai guadagnare più di <1ucl– lo che inclluuabilmen1c necessitano e che quindi Oh'lli lolla e per con– seguenza anche ogni organizzazione sindacale è per lo meno inutile. E il Uockcr a controbauere che, « Jrn le alt.re cose l'organizzazione operaùi hu un effeuo educat.ivo e m.ontle, sùi per le lot.tc che aiutano il formarsi di mw. coscienza frn. gli operai, si<i per il risultato che appor/ano le stesse conquiste come co11clizioni mi– gliori di viw ». Tornerà in Germania alla fine del– la prinrn guerra mondiale, in un mo– mento in cui il popolo tedesco ver– sava in condizioni veramente terri– bili, e quando la rivoluzione del no– vembre 1918, dopo essere riuscita a strappare <1ualche cohquista, - al– cune pii1 di forma che di sostan– za, - si arenava sui banchi di sab– bia crea.ti dalla reazione socialdemo- 427

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