Volontà - anno VII - n.8 - 15 novembre 1953

sionali si intendano sempre, aUa fine: son tutti della stessa specie de– teriore d'uomo, onche se pare jn su– perficie che pensino cll\,erso. Vorremmo però dar rilic~,,o a que– sto accordo SU/Spagna come un ca– polavoro della duplicità e,deUa stu– pidità proprie delle caste dei gover– nanti, per aiutare 1a gente ad .:1c– corgerscnc. Già ne1 1946, quando 1'0 lU con– dannava Franco, il governo ameri– cano cominciava ad aiutarlo, via iJ Portogallo - anch'esso fascista e clericale nelle sue caste dominanti. La s1éssa U1 'ESCO, che pure (: una 1>artc della O TU, nel 1952 ,1ccetta– va Franco come suo 1nemhro, Fr:111- co membro di. una organizzazione che si propone la difesa e ]a cliffo_ sionc della libertà cuhurale, para– dossale ma vero. Ed è noto che tale ammissione si è prodo11a soltanto per le pressioni del governo amerj– cano. Da allora son seguitati i ne– goziati tra Washington e fodricl. Ed alfine son giunti a mettersi d'accor– do. Con ciò Franco avd i mezzi per creare in Spagna una illusione d.i meno-peggio economico: ben si sa che il popolo vi è ridono alla fame cronica (un operaio guadagna circa l'e<1uivalcnte di due chiJi di pane), che le Ierrovie sono in malora, che ogni attività langue. I ricchi voglion solo rendite, i denari per gli inve– s1imcnti necessarie nell'inclustria e nell'agricoltura de,•ono venire tutti dalla fame del popolo. Ora, invece, i dollari aiuleranno - 11er quel lan• to che non sar:1 convenientemente deviato in borse privale .:1ttravcrso sussidi ecc., com'è proprio dei re– gimi in cui nessuno conlrolla le spese. Fiat. li mercato in sè, obbrobrio- so, non stupisce nè addolora. Stupi– sce ed addolora che esso abbia po• iuto concludersi nel silenzio gene– rale dei popoli. Molti americani Imo. no combattuto conlro HitJer e Mus– solini, molti vi son morti. I super– stiti han così presto perduto o~"lli memoria? La realtì, che il patto Franco/SU denuncia è assai malincorUca. Le guerre l1anno couclouo in tutti i pae– si ad un rafforzamento degli appa– rati di Stato che sarebbe apparso in– concepibiJe solo <Juarant' anni fo. Obbligala h genie del popolo ad in– lrup1H1rsi, ne è sorta questa mitolo– gica << mentali1à collc11iva » - tra– duzione ipocrita della « inerzia per– sonale )) - che ha reso possibile l'immane concentrnzione di potere propria di tanti Stai i: del bolscevi– co in Russia, del nazista in Gcrina• nia, del fascista in Italia (e dei suoi credi), elci comunista in Cina, ecc.; ed anche del laburista (o conserva– tore) in lnghiilcrrn, ponte tra 1ali varie « democrazie sociali » e l'evo– luzione in uhro senso de-i paesi non toccati dalla guerra, la Svizzera In Scnndinavia acl es. E non v'è possibilità di rimedio alcuno clal cli dentro, per questo tu– more che la stupiditi, fondamentale rende sempre piìi mostruoso. Appellarsi ai politici professiona– li è ovviamente vano: ·essi sono pro– prio j piit contagiati dal male che si vorrebbe eliminare. Non rimane che agire dal di fuori. Il compito appare immenso, ri– speuo ~llla minimczza delle possibi– lità di azione su cui si può contare. Ma tale strada è ]a sola possibile. Agi1are, con l'esempio sopratutto, la imperiosa necessità di ridare vita 409

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