Volontà - anno VII - n.8 - 15 novembre 1953
l'andamento di <1uesti stessi proces– si - condotti nei modi piì1 antide. mocrnticì possibiJi, conclusi in con– danne prive di fondamento, con 1a sistematica ubbidienza dei cosidetti « giudici » all'ordine governativo di muta.re in crimini comuni gli evi– denti deHtti politici di chi si rivolta. Ancora. Il Concordato con il Va– ticano, per il <1uale il potere tradi– zionalmente immenso del.la Chiesa cattolica riceve sanzioni giuridiche di tipo addirittura medioevale. Non solo i 1>reti e le chiese sono esenti da imposte, ma lo case canoniche, le parrocchie, i seminari sono inviola– bili; per processare un prete reo di delitti comuni occorre che lo Stato abbia il prevfo consenso deUa Chie– sa, cd in caso di condanna essa deve essere scontata in case religiose; nel– le scuole, alla Chiesa sono assegrrnli am1>lissimi poteri di controllo e di vigilanza, col diritto di vietare li– bri giudicati dannosi. E pare che gli esempi bastino, ma potrebbero se– gui1arc. lnfìne. Le rccen1i feste dell'Uni– versità di Sal:unanen, organizzai.e at– torno ad una commemorazione di Unmnuno (che ,,j è stato professore, e che è consideralo con Ortega y Gassel l'esponente massimo clella ca– pacità culturale spagnola moderna). All'ultfo10 momento la Chiesa è in– tervenuta, dando pubblicità alla sLrn condanna cli Unamuno e ,•iclando c.he fosse in <1ualsiasi modo ricor– dato. Quindi i corwcnuli da tulle le Università (lei ruondo, preparati all'elogio di Unamuno, hanno inve– ce ascoltato le solite divagazioni e– rudite, conslatanclo de-visu l'ani– mo servile che 1n intima inumanità del regime ha inCuso perfino nei pro– fessori <li università. Nè è valso che 408 prima della chiusura uno di qucsli professori abbia osato includere nel suo d,iscorso un accenno indircuo ad Unamuno (senza nominarlo, s'in. lcnde) e che tutti i convenuti abbia– no espressa la loro approvazione con l'applauso piì1 concorde e più pro– lungato d.i tutte le sedute. Nonostante tale evidente persi– stenza delle forze negative su cui il Cranchismo si è instaurato, 1c « ne– cessità della politica» lrnnno via via condotto a maturazione l' accordo con gli Stati Unili. Ben a ragione Pablo Casals, il mu– sicista spagnolo che 1>er conservar~i « fedele aliti libertà dello spirito » rimane in esilio, ha di recente av– vertito che nulla è mutato in Sp11- gn:1, che « il regime tolaliwrio con- 1.imui ad impedire ogni manifesta– zione spo11tanea, ogni creazfone cul– turale che 11ou.sia sottomessa al, l'im.posiz"ione ccl ttlfo ce11sum », ag– giungendo che « ... itt Cau1log11,1 il regime si sforza spict.at< tmetHe di. di– st.ruggere ww letteratura ed wlft cul– tura che vi lumuo u11a trndizionc millenaria». Tutto invano. Nessuno osa negare che ciò sia vero. ì\fn ugualmente si trova che l' accordo SU/franco ern « realisticamente» necessario. · Non noi ci stupiamo di tale fatto. La politic.'l è di per sè immorale. È solo per quesla sua natura priva <li ogni norma interiore, abbandonala al meccanico gioco delle forze in presenza che non cura di qualifica– re, che ]a 1>olitica par registri ta– lora « successi »: e son quasi sem– pre successi soltanto apparenti, le cui grandi dimcnsfoni son pro1>rio .il frutto della mancanza d'aninrn. t quindi naturale che i politici profos-
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy