Volontà - anno VII - n.8 - 15 novembre 1953

sclerotizzata nella dittatura piì1 po– tendo de] mondo. La falsa libertà della societì1 borghese, non ne è scon. tenta, al contrario. Ciò che è stato ucciso nel pro– cesso di .Mosca e altrove e nei cam1>i della rivo1uz.ionc, ciò che è assassina– to <1uaudo si lucila, come in Unghe– ria, un ferroviere per un errore pro– fessionale, non è Ja ]ibertì1 borghese, è la libertà del '17. La 1ibertà bor– ghese può procedere ne1lo stesso tempo a tutte le sue mistificazioni. I processi, le perversioni de1la socie– tà rivo]uzionaria le danno la· tran– <1uillità del.la coscienza e degli ar– gomenti solidi. Ciò che caratterizza il mondo in cui viviamo è quesla dia1e1tica cini– ca che oppone l'ingiustizia all'asser– vimento e che rnErorza l'una con l'altro. Quando si fa entrare nei pa– lazzi della cUltura Franco, l'amico di Goebbcls e di Hitler, Franco il vero vincitore della Il guerra mon– diale, a coloro che protestano e di– cono che i diritti dell'uomo scritti nella Carta dcll'Unesco sono ridico– lizzati giornalmente nelle prigioni cli Franco, si risponde seriamente che 1a Polonia è neU'Uncsco e che h1 fat– to di rispetto l'uno non vale piì1 del– l'altro. Argomenti idioti, certamen– te. Se avete avuto la disgrazia di dare vostra tfiglia in sposa a un aiu– tante del Battaglione cl' Africa non è una ragione per maritare la mino– re con l'ispettore della Brigata de] Buon Costume. È anche trop1>0, una pecora smarrita in famiglia. Tutt.a– via questo argomento idiota è erfi– c~ce. E ne abbiamo prove ogni giorno. A colui che presenta lo schiavo delle colonie che grida giustizia, si 402 mostra colui che soffre nel campo di concentramento russo e vice,•ersa. Se protestate cOntro l'assassinio a Praga cli uno storico come Kalan– vi si rinfaccerà J'assassinio di due o tre negri mnericani. in questa di– sgustosa gara, una sola cosa non cam– bia, 1a vittima, sempre 1a stessa; un solo valore è costantemente violato e prostituito, la Jihert:"1, e si \'ede al– lora che o,•uuque contemporanea– mente anche la giuslizia è avvilita. Come rompere per mettervi una fine <Juesto cerchio infernale? È evide,ite che non si può farlo che resuwrmulo firi d'ora, in noi stessi e intorno ci noi, il valore della libertà e impedendo che essa sia mai 1>iì1 sacrff,cata, anche solo pro\'visoria. mente, o separata dalle no{ìtre riven– dicazioni di giuslizi°a. Lo slogan di oggi \>Crnoi tutti non può essere che <Juesto: senza cedere niente sul pia– no della giustizia, non cedere niente su quc11o della 1iberti1. In particola– re, 'le poche libertà democratiche di cui godiamo ancora non sono illusio• ni senza conseguenza e che possiamo lasciarci strappare senza proteste. Es. se rappresentano esallamentc ciò che ci resta delle grandi conquiste rivoluzionarfo dei due ultimi secoli. Esse non sono, come tnnti astuti de– magoghi ci dicono, ]a negazione del– la vem libcrt:1. Non c'è una libertà ideale che ci sarà data un giorno tutto d'un colpo come si rice,•c la propria pcusione al tramonto della propria vita. Ci sono lihertÌI da con– quistare una ad una con fatica, e quelle che :1bbiamo sono ancora tap– pe, insufficienti ccrtamenlc, ma tut– tavia tappe sul cammino dclJa Jihe– razione concreta. Se si accena di s01>· primerle non saremo capaci di a– vanzare :1hre11anto. Si va aH'indic-

RkJQdWJsaXNoZXIy