Volontà - anno VII - n.8 - 15 novembre 1953

successi apparenti sUI suo proprio terreno. La Chiesa stava conquistando lo Staio, è vero. Ma non per <1ueslo a' ·popolo diveniva pili cristiano. Anzi la apparente cristianizzazione deg1i organi di potere politico, ed il con• seguente aLtaecarsi alla Chiesa d'un gran numero di ambiziosi. e di affa– . risti in cerca di via per la loro vo- Jon1ii di comando, produceva un ri– sultato negativo, la progressiva scri– stianizzazione del popolo, al cui buon senso appariva sempre p'iìi e– vidente che i fini così detti cristiani dei politici cattolici contrasta,•ano crudamente con i mezzi di cui essi si servivano. ln altri termini: ]a reazione e– S{lressasicon i I movimento dei preti– operai è in se stessa una denuncia nella e totale del.la degenerazione a cui è venuta via via soggiacendo fa Chiesa, come inevitabile per ogui organismo sociale costituito in for– me che pretendono d'essere defini– tive. La conservazione della macchina di potere della Chiesa ha assunto mrn importanza sempre maggiore, sotto 1a spinta della oligarch"ia d:i preti che ne derivava le sue possi– bilitit di comando, e per conseguen– za è divenuto sempre più evanescen-. le il suo contenuto religioso. La Chiesa non è oggi un'associa– zione di credenti. Dovrebbe presen– tarsi ancora qual'era alle origini at– torno a Gesù: un insieme di piccoli gruppi autonomi, in cui ciascuna persona rimaneva autonoma ed a– scoltava ed interpretava in sè la vo– ce-di-Dio a modo suo. Così sono in– fatti tuttora quelle Chiese (come cer- . ti gruppi della Cougregaziona1ista inglese, od alcune parti clella Socie- tà degli Amici americana, ad es.) in cui è reperibile un residuo vi,•o di cristianesimo. Invece, nella Chiesa cattolica (e nelle analoghe prote– stanti) tutto è rigido: la Cede è an– chilosata in dogmi, la sua espressio– ne mummificata in riti, e dogmi e riti sono rigidi, immutabili rispetto alle generazioni che pnssano. Anche dove qualche accenno a mutar par si profili (come nel lavorio interno promosso da] Vaticuno per la rifor– ma degli ordini religiosi), si tratta di modificazioni che sorgono dall'e– sterno rispetto ai credenti. Motore ne è aJ fondo soltanto la volontà dei capi che cercano una maggiore effi– cacia della Chfosa nelle competizio– ni per il potere politico. La lotta contro Ja Chiesa cattolica rimane quindi un punto formo nel programma di azione d'ogni uomo di buona volontà. E rispetto ai prcti– operai, come rispetto a don Zeno, questo si traduce nel chiaro senti– mento di J}cna che desta in noi l'in– sieme deJle loro :illusioni. Non po– tranno mai far nulla dal djclenlro della Chiesa per spo'liticizzar]a, per ricondurla sul terreno clell'apostola– Lo. Saranno schiacciati. Jl l\foloch che da Roma tutti governa per i suoi. fini cli potere Ji macinerà. Altro insegnamento per no-i. È così [ac-jJcscivolare in <1uella di– rezione di enore, poichè pare che per essa gli organismi politjci ab– biano raggiunto così grandi risultati. Ma basta chiederci, come per la Chiesa: qua]e specie di risultati? Ed allora anche noi, a modo nostro, ci metteremo sulla via dell'apostolato. Se vogliamo batterci efficacemente contro 1a Chiesa guardiamoci innan– zitutto clal portare tra noi i .metodi 395

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