Volontà - anno VII - n.6-7 - 15 settembre 1953

continent..: osi1uico furono J)rcsi in moha considerazione dagli scienziati e le sue idee geniali resero più fecondo l'ambicme geo– grafico del suo tempo. Nel carupo sociale, con il ,;uo libro « Il 111111110 Ul)flOggio » egli constata come fonda• mentale del vi\•crc sociale la cooperazione e la solitlnrictii 1r:1 gli uomini, anzichè la « lolla J>ér In vita ,, come llVC\'11 fono Dar• win. Egli 11cnsa\'a atl 1111 « comunismo 11.1111.r. cl1ico » in cui l'individuo doveva essere il centro di un J)iccolo mondo cd in cui l'a1- sociazione ~pontanca e la libera coo1>crnzio. ne dow.w:1110 soslituire le gerarchie e 1'11u– tori1:1. Fu uno dei 11iù grandi nemici del– r au1orità, da chi111u1ueeua emanesse, e <1ui111li fu SOJ>ratullonemico dello S1ato. C'è 11roprio tla chiedersi se in questi due suoi :111eggiamc111i cosi chiari e così fortj, non risieda la ragione J>cr cui Kropotkin oggi è più che mai attuale. In 1cm1>iin cui il to1ali1arismo minac• eia sempre più la vita del singolo e lo S1a10 acee111uaanche nei regimi «liberali» la sua 01>1>osizionealfa soeicti, libera cd RJ>Crlafltrnle esso s11onta11camcntcesiste, Ja rngion11ta fiducia di Kropo1kin nelle forze elcmcnlari dell'unrnno, fa sua oon1rap11osi• zione del mutuo appoggio allo loua per . l'csistcm:a, costituiscono co111ravvcleni ns• sai efficaci 11cr aiutarci a ritrovare la bus• soln. L. SALVATORELLI & G.MIRA SIOrladel fascismo Etlizioni di Novissima, Roma, 1952 1 voi. di p11gg. J0.10. G. B. Cli AA. stessi 11vvcr10110 che l'opera l<IIOri vrctcmle di encrc 1111llapi1i che ima pri. 111(1 .~is1em11::io11c folfo materia $tOric11ri. g1wnfo111c il J(/sci:m10 ». And1e CO$Ì, si re• Sia dubitosi: il limite p11renncor piì1 ri– strcllo, si mun meglio pensarla come la si– s1emazio11c, lnr~amcnle tcntati,·a, di una prima raecolrn della materia cro11:1chistica relativa al fascismo. Anche c111ro11ues10limite, che tratliene I' opera lurgamentc in su11erfìcic, il lavoro dc:;li ,\A. a111>areahamcnte meritorio. Si fonno "ircohlre in ltali11 tanti 01mscoli e 3i8 libri in cui a lenori ignari di 111110 il fasci. smo viene presentato in bei colori, che ogni contribulo a rimcUerlo nella sua ,,era luce ,·a 11011 solo :11>11ro,·a10 ma ancl1e !O• stcnuto. Il libro, :1rricchito anche tli molte fo. tografic e ri1>roduzioni di documenti, do· vrchl,c essere in cas:1 di ognuno che sia Muto a suo 1empo, in Jrnlia o fuori d'lta• lia, 11111ifascista. Do\•rcbbe css.;rc 1cnuto so•• tomano per riconlarc Jc J)iì1 O\'\'ie verità di fotto a d1i @ta- al modo di Orwcll in 198'1- irwenlando una « storia del fnsei• smo » /at111 n Jtostcriori 1•cr ingannare chi non ne ha nessuna dircna memoria. È anche di ass:ii gradc,•olc lettura, e può dirsi che in genere fo sue CSJ)()sizionide• gli episodi pili salier11i del tempo consi• derato (atl es., i11ciò che ci riguarda più da vicino, l:i 1rnrtccip11zioncanarchica alla J►ermarncntc tensione antifascisla nel mon• do cd in Frnncia in 1rnrlicol:1rc, la forma• zionc della Colonnu italiana nella lona coniro Franco in Spugna, i tcnlalivi di at• lcntalori contro il Duce, ecc.) senza esser,;: du11pcr111110 complete sono però sempre ahhaslanza obhicttive. z. G. FONTENIS Manifestedu CommnlsmeLfbertalre Ediz. Le Liberlairc, Parigi 1953. Opuscolo di 32 11agg. Di <111c&topuscoleuo, che in 1>oehc 1rn• gine caicchistichc pretende di spiegarci la dottrina del comunismo liberlurio, di tlnr– ci le 11osi::io11i cl1iai;e della concezione tO• nmnista, di abbozzare 1111 programma e definire un'organizzazione, di cs11orre i 11rincipi della rivoluzione, di chiarire i rapJ)orti trn Potere e S1a10 e tanti aliri 11roblcmi, non n1rrebbe 11ro11rio la pena di 1tarlarc. l)Crch~ l'i11111ostazioue orgogliosa e semplicista nello stesso tempo, ne rende tulio il testo vuoto e pcsanle. L'Autore, irwccc di avere la modestia di dirigerlo :1i Auoi seguaci, cioè agli iniziali del .-on111nismo libertario, lo indirizza 1 111110 il proletariato internazionale. E non

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