Volontà - anno VII - n.6-7 - 15 settembre 1953

l'f'r ,,,,,11,•rf' in moto lo sciopero, i Sindacftti si mostrmw democratici 11f'lfo_formfl. Non vogliono />r<•mlere11essum1r<:sponsabilità: (( è fo bllse )) che deve d<>cid<>n•; poi, appcnll la bmw lw deci:;o lo sciopero, i Comitati ,li sciopt•ro ,wn IHmno più 1tf'ss1m" -viu, "'· di. fuori di qu.ellfl di. ,,uemlere lf' direttive che ,,m,m,•nu11w dui bu.rocrnti dei Simfoc(lti. /\'on è pilÌ il Comi– Utto ,li. sciopero eh.e decide tuie o t11l'altra azione, ma sono i num.darini sin– <foc"li che <h•ci<lonos11Ida /<trsi. Non sono pilÌ le dccisi.oni e/egli operni ,wlle loro 1,ssf'mbh•e clw /mmu legge, r,w I<> p(lrole dei signori Unet. o Bo– tlwre(ll1, cioè di. clementi estrwtei llll'offìcim,. /.,o scio1wro 11or1 è suffìcit•11te: è dopo di esso che occorre co11ti11wm• la /01111 contro fo numovrc del governo e dei Sindacati. Che cos(l 1m.~si(lmofare? 011<• t•Sf'lll/>itroviamo 11ell<1 nostrn, <'sperie,rzu: Ci11s1w 1936 tra noi, e Giugno 1953 li Bnli,w Est: Due esem11i eh<> la cfosse opnaia deve /"re suoi i,, tutti i pttesi se vuole mggiimgere le su.e rivemlicuzioni. Gli 01,ertti tet!,•schi sono wufoti pilÌ in Jù c/(•l/'occ11pazio11edelle o/fì· cùw. Smw sct•si nelle strode, lwnno 11w11i/est11to contro il governo. lrt Frw1cù, i Sindacati libni lumno 11pplmulito" <Juel/oma11i/est(lzio1w, nw oggi, 11el loro ,uwse, danno l'ordine agli operai di riprendere il. loro lavoro per qmmto 11011 '1bbimw conseguito nessun beneficio. 1 Sindacllt:i li– bPri Prtmo degli ipocriti vcrsognosi lJUmulo versavano focrime sugli operoi morti a IJerlùw. /.,11 C.C.1'. NI i 1mr1iti glorificllno 1936 l' con1111<•11wra110 pom.pos<1me11tt• i morti d<>l primo mf/ggio. M" queste 111,111ij<'Stf/zio11i sono altre in/limi ipo• crisi<', pcrchè /(, Cf'ntmli simlrtcflli e i Partiti fmmo ,li tulio pn impedin• clu• rivivmro loll<>di quelfo specie. Per l'ennesima volttt si è cercltto <li mostrore usli operai eh.e la lottC1 potevr, essPrt• condotta r, termine d(li loro depututi: per qm•sto si è /alto 1111 grnmlc b1tcc11110 sulle co11vocozio11idel P"rlnmento. Ancora 11n'<1ltra 11umovr11 /U!r deviore il vero senso dclltt lotta rivendi– catric,•. Si sa che le discussioni pttrfome11tari 11011 risolvmw i. r,ostri pro– blPmi. Ovunque, dov,• siamo st<1ti, noi. ci siamo e$11r<>ssi in modo dn incit"re gli opemi ad oltr<'fHUSnreI<'barriere messe dai Sindacati, per limitar,• il movimento. La nostra posizione è swt11 e rimmw ancortt: sì per lo sci.opero tolllle illimitt,to,, con l'occ111mzio,w delle o/ficilJc e mnni/e§rnzioni nelle strade; no alle mtmovn• sindacllli.. Gu ANARCHICI DEI.LE OFFICINE RÉNAUl:T Da: /,e Ubert11ire-Rem1ul1 orp:nno del GrupJ>O ,·0111uni5ta lih..:rlario 1lcll"Ofliei11u Rcunuh. N. <I. ago5to 1953. 339

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