Volontà - anno VII - n.6-7 - 15 settembre 1953
poco frequento invece nelle collettivizzazioni e socializzazioni industriali. 1,er essere la vita della città piì1 complessa e meno profondo il senlilnento di sociabilità. 3° - La solidarietì, portata al grado estremo ern In norma generale delle Collettivi1it agrarie. Non solo vi era assicurato il <liritto di tutti alla vita, ma nelle fodernzioni comarcali si stabiliva sempre più il principio dell'appog• gio mutuo, coll'ammasso comune, di cui si giovavano i paesi meno favoriti dalla natura. Nella Castiglia si stabilirono a <1uesto scopo le Casse di Com– pensazione. Nel campo industriale que~ta pratica pare sia stata iniziata in Hospitalct, nelle Cerro,•ie catalane e più tardi si a1>plicò in Alcoy. Sarebbe stata 1>illgenerale, se il compromesso con gli altri partiti non avesse impe– dito di socializzare apertamente sin dai primi giorni. 4° - Una conquista di enorme portala era staia raggiunta: il diritto della donna alla vita, qualunque fossero le sue funzioni sociali. Nella mel:1 circa dt•llf' Colle11ività agrarie, il snlario che le si a11ribuiva era inferiore n quello dell'uomo, nell'altra mcli, e,1uivalente; differenze, queste, che si spie– gano lr-ncndo conto che rnramcnte la donna nubile viveva isolata. 5° - Anche il bambino ha visto riconosciuto spontaneamente il suo di– rillo alla· vita: ncn com" elemosina accordata dallo Staio, bensì come l'e– sercizio cli un dirilto che nessuno pensava di negare. Al medesimo tcrn1>0 le scuole gli sono sta le aperte sino ai qualtordici o quindici anni: solo moclo per "''itarc- che i genitori lo mandassero a lavorare ,,rima del tempo, e per rendere Pistruzione realmente generale. ff- ln tulle le Colle11ivitì1 agrarie di Aragona, Catalogna, Levante, Ca– stiglia, Andalusia ed Eslremadura, è stato norma spontanea costituire dei gruppi di lavoratori, quasi scm1)re distribuiti in zone precise che si divide– l'ano le colture o le terre. Eg11almen1e spontanea è s1t11ula riunione dei dele– gati cle1ti da questi gruppi, insieme al delegato locale d'agricoltura, allo seo• po di orientare il lm,oro generale. 7° - Oltre tali riunioni cd altre analoghe dei gruppi specializzati, ave– van luogo, in forme anch 1 essc spontanee, le riunioni dell'intcrn Collettivitil: una as;semblea se11imanale, o c1uinclicinale o tuensile. Si 1>ron1111cinva sull'a1. 1ivi1i:1 df'i t·onsiglìcri da essa nominali. sui casi s1,eciali e le difficohi'1 impre– \'istc. Tulli gli abitanti, uomini e donne, fossero o no 1>rodut1ori di beni di consumo, intervenivano e cletcrminav,mo gli accordi presi. S1>esso,anche gli s1essi i( individualisti )) potevano pronunciarsi e votare. 8°- Nelb cohiv:1zione della terra le modifiche lliì1.importan1i sono sia– te: l'aumento rapido del macchinario impiegato e dell'irrigazione, l'esten– sione della pollicoltura, la piantagione di alberi di ogni s1>ecie. Ncll'allcvn– mento del bcsti11me: In selezione e la moltiplicazione delle specie, l'ada1tn– men10 di esse alle condizioni di ambiente, del clima, clell'alimcntazionc ccc. f' la ,·ostruzione, su vasta scala, di slalle, porcili cd ovili collettivi. 9. - Si eslendc,•n continuamente l'armonia nella 1>roduzione e nella coordinazione degli scambi, cosi come l 1 uni1i't ciel sistema di ripartizione. Vunifìcazione comarcale si completava con l'uni'ficnzione regionale. L11Fl'– dcrazione Nazionale era sorta. ~17
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