Volontà - anno VII - n.6-7 - 15 settembre 1953

presi gli impiegati, secondo una decisione presa dalla sezione dei contadini, do"c"ano recarsi nei campi ad aiutare. Al raccolto del luglio 1937 presero parte i sarti: era necessario per sal\'.tre il frumento. La mano d'opera scar– seggiava, dato il numero ele,•ato di uomini 1uobil.i1a1i 1>cr In guerr:1. te Come iudica il regolamento, anche le compagne erano chiamate ad aiu1are nei la\'ori .igricoli quando Cosse necessario, Si erano com1>ilatc liste ap1>osite per segnalare le sposate e le uu.bili. Le sposate, SO(>rallutto se ave. vano figliuoli, erano chiamate rarissime volte al lavoro dei campi. le gio– vani invece cruno chimuntc a turno, come :mnunciava alla vigilia il bandi– tore del paese. 1c Per la semino delle barbabietole da zucchero, gruppi di ragazze si riunivano alle ciru111edel matlino e partivano cantando. Alcune avrebbero preferito rimanere a casa, ma ciò era possibile solo nel caso avessero vec– chi o fanciulli da accudire. te Ogni giorno il delegato del gruppo agrario o della sezione industriale segnava nel libretto di ciascuno la presenza al lavoro. Così il controllo ve– niva esercilalo su tutli. Le infrazioni non potevano ri1>etersi senz<\ provo– care l'aperta riprovazione gcnerule o le necessarie misure disciplinari. te Il pane, l'olio, le cure mediche e la casa erano gratuiti. li resto si ac(1uisttwa col salario, la cui scab era la seguente. Una persona sola 24 1>cse1asettimanali. Due coniugi 30 pcsetas, tre pesetas in piÌI per ogni bam– bino al di sopra dei 10 anni. Un focolare composto di tre persone adulte, di cui solo un.1 capace di lavorare, e due bambini, riccve,•a 45 pcsetas. In Binefar, come in mohi altri comuni, la scala dei salari si adeguava nl nu– mero di persone, secondo il principio che quanto maggiore è il numero del– le persone, corn1>onenti una famiglia, tanto minore è la spesa per capo. ]I limite massiuw er:1 di 70 pesctas per una famiglia di 10 o 11 persone. Ma si deve dire che il valore della moneta locale non subh•a, come in ahri coum– ni, le flu1tuazioni della peseta ufficiale. « Prima il salario medio era di sette pcsetas diarie, ossia 42 la setti• mana. Ma gli uomini non fm,oravano tutto l'anno. Vi erano mesi di disoc– cupazione, soprattutto in inverno. Solo i coloni vivevano in maniera sop– portabile. Ora bisognava dedurre dalle- spese, l'olio, il medico e la casa. Ciascuno aveva poi un llezzo di terra nel quale coltivtwa gli ortaggi che pili gli piacessero. Il telefono e l'elettricilù erano stati installati in tutta la comarea. « I viveri e le merci venivano generalmente distribuili nei nrngazzini municipali. V'erano le cooperative del vino, del pane e dell'olio, quella elci tcssuli e mercerie, Ire latterie, Ire urnccllerie e un nrnguzzino di fornunent:1 ed uno <li mobili. cc Capitale di comarca, Ilinefor ccnlralizzava l'in1ercmnbio dei suoi 32 villaggi. Ciascuno comunica\'a la quantitil ed il genere dei propri prodotti eccedenti. li eompelentc ufficio del co1umcrcio lavorava senza lrcgua. Dal– l'ottohrc al dicembre del 1936 è av,,enuto uno scambio con altre collettivit.i1 di Aragona e Ca1alogna per un valore di 5.000.000 di pcsetas. Si commercia. va 1>er800.000 pesetas di zucchero e 700.000 di olio. 315

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