Volontà - anno VII - n.6-7 - 15 settembre 1953

{5 • st111e dal n. S e fine} L'EQUIVOCO DELLA CITTÀ-GIARDINO 5) - s ORVOLAi\1JO SULL'ESEMPIO DI FRAGA, dm·c 111110 ero colle1- tivizzato tramite il Comune, e dove agiscono gru1,pi di lavoratori contadini che stranamente - non poi tanto - ricordano i gruppi furicristici di cui si parlò, citiamo infine l'esempio di Bincfar, do\'C il sindncuto fu co1upletnmcute soppiantato dalla Colle11ivitù, pili importante e socialmente complessa. Con questo esempio, e con la citazione delle conclusioni dell'au– tore (,he (JUi &liamo riportando chiuderemo quest'ultima pnrte del nostro luvoro. « Binefar era certamente il centro pili importante delle collc11ivitì1 nel– la provincia di Hucsca. Le <1ualitì1dei militanti tli Binefnr ne 11vc,•a1.10 falla 111guida di un circondario di trentadue villaggi. Di 32, 28 erano colletti• vizzati, totalmente o parzialmente. Esplus integralmente, come Balcarca (cinque~nto abitanti) ed Almunia (duemila abitanti). Pcraha dc la Sai coniava ) .500 colleltivisti su 2.000 11bi1anti, A.lgayon 40) su 500. Di 800 fa– miglie contadine, Binefar ne contava 700 colleui"iste e 100 individuaHste. « ba decima parte elci 5.000 abitanti di qucst.1 localiti1 hl\'ora\'t1 nelle piccole industrie locali: mulini, fabbriche di gallette, s11rtorie, calzuturi– fici, fonderie, officine per la ripnrazione degli atlrczzi 11gricoli, ccc. Ma ques1a esigua proporzione di operai d'industria non ostacol11\'a l'esis1enza di un 1110\'imcuto sociale di una certa importanzn. « ]I sindacato dei mestieri ,•nri era fondato nel J9li. Sofferse le stesse vicissitudini dei suoi siu1ili nelle altre località. Er>ochc di relativa tranquil– lità, persecuzioni, chiusure, condanne dei suoi mili1an1i. « Nei primi anni della repubblica il numero degli aderenti si clc"ò a sei<'cnlo. La maggior parte crimo contadini. Que!ilo si spiega con la loro situazione economica. La disuguale ri1>artizione delle terre era l'origine Jei loro disagi, poichè in questa parte di Aragona la natura è propizia e l'or– g:mizzazione per l'irrigazione dei terreni, buona. « J duemila ettari di tcrrn proclu1ti\'a sono adibiti a cohurn intensiva. Fornggi, barbabietole da zucchero, ortaggi, olivi, sono le principali fonti di guadngno. Di questi duemila ettari la grande propriclìt ne possedeva 1.200. Gli allri erano divisi in piccole parti. Ciascuna famiglia nv<wnla sua. Ma solo cento di queste ne traevano il necessario per vivere, Alcuni lavo• rnvano la terr3 dei ricchi con1c coloni o salariati. 312

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