Volontà - anno VII - n.6-7 - 15 settembre 1953
la sostanza de] sistema di governo della così detta democrazia. Ci O<'Cupiamo di elezioni soltanto q11:111do il governo chiama i cittadi- 1:i ull,· urne. t in fondo il nostro mo– do di rispondere aH'appello. Pcrchè non ce ne occupiamo, che sarebbe tanto ragionevole, negli in– tcn•tdli trii le elezioni? In periodo e– le11ornlf' tutti sono pili o meno ubria– cuti dalle ,,arie llropagamle, di(ficiJ. mente ,,restan attenzione a voci di– scordanti. Afa nel corso normale tlel fun– zionamento dei Consigli Municipali, perchè non seguirlo per fante og– ;.::ctlo - ciascuno nella pro1)rin lo– ,·ali1ì1 - di crjticn sistematica, per for wil,~re come tutto si potrebhe for meglio st"nzu il gravame del loro potere, pl'r dimostrare le contraddi– ,,.ioni p<'rpeluc Ira le promesse ciel• lornli e il lavoro reale, con clic In conclusione anarchica scaturirebbe spontanea? Così nel torso normale del fun– ziouamcnlo del Parlamento. Si pub– blicano gli Alli parlamenturi: pcr– chè non leggerli sislcmaticamcntc, im·cce di scnlirc dalla s1n1111ut di par– le C'l1c cosa ha detto o fotto il tle– putalo o il sen111orc del nostro col– legio, cd eS<'rcit.arc su di ciò In no– :,lra eritica? Sarebbe anche in que– sta sede così facile e così Cruttuoso, mostrare co1.ue il deput.ato o senato– re si consideri in"cstito non di un mandato csecuti,•o dai suoi cle11ori ma di un potere autonomo (che s1>cs– so è il ,,otere di ubbidire al supe– riore Potere del partito), ed in <1111111- tc O(·casioni si trascurino problemi essenziali per ragioni !)articolari, e come sem1)rC gli interessi veri del popolo siuno l'ultimo pensiero dei legis.lnlori e dei go,,crnanti c1trnlun- 306 que sia il loro colore, e come ad o– gni modo tali interessi non possano mai avere in sede di autorità sod– disfazione. La critica anarchica ne avrebbe conierme chiare e definitive, valide sopratutto rispetto alla gente media di oggi che o cerca una ideologia a cui asservirsi (e ad essi non possia– mo sperare di dir nulla, noi) OllJHI• re non crede più in neMmrn ideolo– gia, nè per oggi nè per domani, ,•uol solo ragionare di fatti. I problemi astratti dell'antiparla– mcntarismo anarchico diventer~utno così problemi concreti. Il ripudio dclltt autorità-della-mag– gioranza troverit le sue giustificazio– ni pratiche, e ci spingerù n maggio– re comprensione delle opinioni di– ,,erse daJJe nostre, vin verso le deci– siOni unanimi. li rifiutarsi a delegare-potere nelle mcmi <li. un. terzo, senza un mandato preciso, senza ]imiti, senza condi. zioni, trol'erì, anch'cs!o mille prati– cl1e ragioni, e comlurrà a definire vi:., via piì1 In sc1rnrazione tra dire– zione e comando, e cosi avvierà la praticn degli « incnrichi esecutivi» ben determinati. L' affermala /rm:ionc conservatrice o rN1:ionaria tli tutti gli Istituti Co– stituiti - non solo i Governi i Tri. bunali le Chiese. ma anche i Partiti. anche ·i Sindacai i, ecc. - troverà di– mostrazioni senza fine nella 1natica quotidiana, La i,,vo/u:ionc i,, corru:io,w la de– generazione inevitubili in tutli gH uomini ed associazioni <'he accettino ((posti» fissi o «statuti» fissi, cioè in 11111i i casi in cui $i giunge alla costituzione di un. Potere e quimli di u11atwtorità, ch'è un fatto di vita
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy