Volontà - anno VII - n.5 - 15 luglio 1953
damentali capisaldi de11'ordine nuovo; soprattutto per Granollers. che, es– sendo punto di com•ergenza di una comarca di quarantadue villaggi, ve"e- tava nel parassitismo commerciale. 0 « I membri dell'ufficio tecnico municipale, comprese le nostre aspira– zioni, avevano con grande entusiasmo aderito al movimento e Javora,•auo 12 e persino 14 ore al giorno. « Mi hanno indicato sulla carta deUa città cinqu~ macchie nere. Ognuna di quelle macchie rappresentava un magazzino comunale di distribuzione. Questi magazzini, convenientemente distribuiti secondo la densità di popo– lazione di ciascun quartiere, rimpiazzavano il piccolo commercio. Da tempo il Consigliere dell'Agricoltura comperava direttamente dai contadini i loro prodotti. L'intermediario tra la città e ]a campagmt era sparito. Si voleva che sparisse pure l'intermediario tra il produttore 1! il consumatore. Il ra– zionamento dei viveri indusse a regolare la loro immissione in commercio. Fu un primo passo per poter manovrare l'intero ingranaggio. Si fecero .sche– dari mirabilmente congegnati, nei quali ogni famiglia figurasse col numero dei suoi membri. La quantità di alimenti fu fissata su consultazione clei me– dici addetti. Ogni famiglia riceveva settimanalmente una tessera nella <1uale si specificava il 1>esodi pane, olio, Cagioli ecc., cui aveva diritto. La quan– tità di viveri giornalmente necessaria per tutta la cittlt e quella che ogni giorno entrava nei magazzini generali, veniva controllata dall'Ufficio dell'an. nona. n meccanismo ern perfetto; si controllava quasi a chilo la quantità totale degli alimenti comprati e distribuiti. << Date tali premesse, la ~ocializzazione de11a distribuzione era cosa fa. cile e necessarissima poichè gra:de ad essa la rivoluzione penetrerà nelle cam1rngne. Le collettiviz.zazioni agrarie erano poche nei 42 paesi del cir– condario. Ma gli abitanti accettarono con piacere Ja eliminazione del com– merciante. Tu mohi di questi paesi il commercio era sparito. In altri stava 5com1>arendo. Dal rielt,•o ottenuto dalla vendita clegli articoli acquistati, il municir>io traeva i meni necessari per Car fronte alle necessità della ,,ita municipale. I commercianti eliminati erano stati subito riassorbiti a cura del municipio per adempiere fonzioni utili. Nessuno restava abbandonato e la disoccu1rnzione, grande <1uando scoppiò la rivo1uzione in piena crisi, era sparita completamente. li lavoro veniva ripartito fra tutti gli operai. « I nostri compagni di GranoUers hanno pensato anche alla istruzione. Le scuole esistenti erano vecchie:-urnle illuminate, peggio arieggiate, insuf– ifìcienti. Per <1uesto sono s1ati ad.ibiti a scuole tre grandi conventi, do1>0 i~ necessari aclattamenli. Ora nelle aule luminose e piene d'aria, i fanciulli e le fanciulle si trm•ano a loro agio. Le pitture murali, i sedili mobili cli mag– giore o minore ahey,za. secondo l'età degli alunni, i corridoi interni, gli im1>ianti i,.ieniei, i cortili; in una parola, tutto dimostrava con quale amore dell'infanzia e con quale moderna concezione della pedagogia era stata in– tra1>resa ed effettuata l'organizzazione di tali isliluti . .« Le prime spese si elevarono a 300.000 pesetas. Nè,lo stato monarchico nè quello repubblicano avrebbero mai sborsato la decima parte di quella somma per i bambini di Granollers >1. 243
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy