Volontà - anno VII - n.5 - 15 luglio 1953
lizzò. Ma in uu modo del tutto speciale. Perchè mentre in molte parti della Ca1alogna ci si organizzò in sindacati, i qunli divennero poi i centri direttivi delle induslrie rispetti,,e, in Granollcrs s'ebbe un'armonizzazione tra M· mun" e sindacato essendo propri:nncnte dei co111un:1listi i militanti di <tnr– sta cittìt. « Comunalisti erano, anche gli altri partiti e la U.G.T. I compagni con– vocarono i loro rappresentanti e presentarono uno schema tracciato dal com– l>agno Isacco Puente. Le idee fondamentali e lo sc:hema stesso furono ac– cettati. Ci ru <1uindi dal primo momento consenso e collaborazione tra tutte le tendenze antifasciste. « Esistevano dunque in Granollers l'organizzazione sindacale e quella municipale. Il municipio era composto da 22 consiglieri che costituivano un– di('i segreterie. La C.N.T. aveva sei consiglieri; 1a Sinistra repubblicana, al– tri sci; l'U.G.T., <1uat1ro; l'Unione dei Mezzadri, due; l'Azione Catalana. due; e il P.0.U.M., due. La C.N.T. era a capo cli cin<1ue $t'grctrrit~. << I sindacati dal canto loro avevano costituito uu Consiglio Economico, che si rim1i"a settimanalmente con i) Consigliere Municipll1e dell'Economia. Essendo, questo, stato nominato dall'assemblea generale della Federazione generale dei sindacati della C.N.T., praticamente può dirsi che Cossel'agente esecutivo delle iniziative industriali proposte. Ma non si pensi ci Cossesu– bordiu:1zionc dell'un organismo all'altro; c'era solo un maggior volume di d.irezione, essendo i sindacati gli organismi vi,•i de1l'economia. << Il Cousigliere d'Economia si. faceva aiuta1e da un Ufficio tecnico, com– posto di tre specialisli, uno dei quali si incaricava in modo particolare delle collettivizzazioni, gli altri deUa loro amministrazione. « Tntt.e le fabbriche e i laboralori, com1>letamente nelle mani dei l:l\'O• ratori, dovc,•ano far pervenire a tale ufficio, mensilmente, una copia del loro rendiconto amministrativo. Il comune esercitava dunque un controllo superiore sull'attività economica dei sindacati. << ìl'la sindacato e comune formavano in realtà un solo organismo con in– gr111rnggidistinti. I loro intenti converge\'ano sui proget1i di riforma eco– nomica e i loro sforzi si coordinavano nel lavoro di realizzazione. « Si erano installate sette barbierie collettive, sopprimendo le piccole botteghe, sudice e oscure. Tutte le calzolerie erano state riunite in una sola fabbrica. Si stava studiando la possibilità di creare - in sostituzione delle piccole sparse o(ficine - un solo vasto stabilimento metallurgico rispondente alle esigenze igieniche e tecniche dell'industria moderna. « Ci si organizzava su una base comunale, dunque. l\f.a non si creda che i,r1 tutta l'ecoriomia dominasse questo spirito loca]is1a. C'erano molte industrie il cui prodotto oltrcpassavn ]a sfora locale di consumo e per esse l'organizzazione si sitnava in un piano pii1 generale; ricntravn nel quadro cli:-llefederazioni nazionali d'indus1ria, di carattere sindacale, clte anclarnno lentamente organizzandosi nel paese. « Orientati così nel processo produttivo, non si pote"a non riordinare le forme della ripartizione dei prodotti e del consumo. La socializzazione dellu distribuzione apparint ai ri\'olnzionari costrntlori come uno dei fon. 242
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