Volontà - anno VII - n.5 - 15 luglio 1953

e) - la linea del trnm n. 60 fu t1el tutto rinnovata, e la strada che si era dovuto picconare venne ricostruita asfahandola; cl) - in via Salmeron, la piì1 lunga di Barcellona, all'unico binario della linea se ne aggiunsé un secondo per sVeltire la circolazione; disposi– livi di sicureu;a furono piazzati nei punti d'incrocio a binario unico. Ma tutto questo era possibile perchè non c'era più il profitto a intral– ciare l'opera solidale, di mutuo appoggio, dei lavoratori; perchè alla pre– rrdente struttura capitalistica stava sostituendosi quella collettivista anar– chica, come dimostra l'altrettanto fondamentale, e organica, azione compiuta dai lavoratori del.le ferrovie (sempre in Catalogna~ dove predominava la C.N.T. - Confederacion Nacional del Trabajo - influenzata dagli anar– chici; altrove sia il go,,erno sia gli staliniani sempre si opposero all'opera di socializzazione). Cose semplici, come questa « inchiesta sul traffico>>: « ... si facevano non meno di 57 domande intorno alle caratteristiche naturali, ai mezzi di comunicazione, al tra!6co de1le merci, all'importanza del1e scuole e loro ubi– cazione, al numero caratteristiche e dati dei tassl degli autobus camion au– tomobili bastimenti, e intorno al grado della loro collettivizzazione. Infine, aspetto del problema sindacale. « Risposero pili di 250 località delle tre reti ferroviarie. Le risposte sono classificate in un doppio archivio, uno dei <1ualiriguarda la vita municipale di ogni località ove si trova Ja stazione; l'altro, la zona d'influenza di que– st'Ultima e i mezzi di trasporto. In questo modo si veniva a conoscere la vita economica di tutta la regione e si avevano tutte le notizie particolari sui mezzi di trasporto. Tutto era stato rilevato e tracciato in carte da cui balza evidenl.e l'assurditi1 del sistema capitalistico. « Conviene analizzar1e un poco. Lungo la linea della strada Cerrata trac– ciala con una riga nera, otto d.ieci dodici linee di autocarri e autobus, trac– ciate in righe rosse, fanno concorrenza al treno e se la fanno tra loro. (chissi1 perchè questi grafici, quesle righe colorate ci sembrano lanto pii:1 cariche cli veriti1, di razionaliti1, di organica rispondenza al problema sociale, di quelli e c1uelJe tracciate abitualmente dagli urbanisti?). « Questo inutile accavaUamento si nota specialmente lungo il litorale mediterraneo, nella provincia di Barcellona. Di contro la carta della pro– vincia di Lerida ri"cla grandi estensioni, decine e decine di località privi di mezzi regolarL d.i comunicazione, vaste zone condannate al liveUamento, alJa povertà, all'jgnoranza. « Camion e autobus ammucchiati nel.la provincia di BarcelJonn, dicono i lavoratori, debbono essere mandati nella provincia di Lerida. Si deve ri– organizzare tutto per il bene della società, non per quello delle Compagnie o dei piecoli~padroni che in fin dei conti non sono che incrostazioni paras– sitarie. Certo le linee della provincia di Lerida causeranno solo perdite - al– meno agli inizi -. Ma il deficit della 1noviucia di Lerida sarit compensato dal profitto deUa provincia di BarceUona ». :!40

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