Volontà - anno VII - n.5 - 15 luglio 1953

Ma 1e l'alta percentuale dei ,·o– tanti fosse una misu.ra valida J)er stabilire il grado di civismo degli italiani, dovremmo dire che c'è, da questo Jato, regresso e non pro• gresso. Dimentichiamo, che qunndo àfus• solini chiamava gli italiani alle ur– ne non vi erano mai stati due milio– ni e pila di astenuti, come ci &ono &tali rcce.nlemente? Dimentichiamo che in Ru .ss.ia e nei paesi so,··iet1i,:. zati, ndle elezioni non ai conosco– no quasi a.stensioni? ~on &idica che il conCronto non rc-(t:g«-, perchè mentre il fascismo ed il c•omunismo con i loro metodi d\ tt-rrorr- hanno reso obbligatorio il volo, nello nostra democrazia ogni cittadino i• libero di votare o non. Perchè <111es1t1 è una grossa men- 7.0Jma. Il voto non è obbligatorio nella Re1H1bhlica democratica italiana IO· lo ,,erchè non si è avuto ancora i.I eoraggio (ma la ,•oglia non manca) di farf' un'apposita legge che puni• &cai disertori dalle urne, ma di fai. to il voto è già obbligatorio. Abhinmo let10 manifesti diretti al 1>01►0l0 (il quale non ha la possibi• liii, di controllare la veritì1 di certe notizie) che (aeevano credere che ci sarebbero state delle punizìoni}>C"r coloro che si fossero sottratti a que- 110 obbligo. E del resto, l'inserzione del: NON HA VOTATO, che ci sarà nel cer• tificalo di buona condotta di colo– ro che non sono andati a deporre il Joro bollettino ncUe urne, non CO• &lituisce un'imposizione legale per quei cillaclini che temono comum1ue di essere danneggiati da una tale no– tifica? 232 E non è ,·ioluiom• della liberti del singolo ciuadino il vergognoso bourragc deJ cra11es, a cui tulli gli elettori sono slati sotloposti duran– te la campagna elettorale? Non accenniamo poi a tutti i si– stemi di corruzione che sono entra– ti a far parte del costume nella pro– paganda elettorale. Sn1>piamo, da sicure testimonianze. che nei piccoli paesi mantenersi a.stcn.sion.i.sti ri• chiedeva una certa do.se di corag– gio per affrontare le minacce, gli io• suhi e lo scherno, dopo che le Ju. ·oghe e A promeue non avevano raggiunto lo scopo de.1idcrato. Altro che libertà di voto! La coer• cizione fascista o com11nis1.anon è fliì1 immorulc dell11 coercizione de– mocruticu. C'è in tutto que1to, per noi anar– chici, un motivo di sconforto: la constatazione che è sempre possibi– le con un sistema o con un altro. ot– tenere l'ade ione delle moltitudini a Ione in cui non sono in gioco i loro interessi e che, anzi, i.Ipii'1delle vol– te sono contro i loro interessi. n popolo, in generale, si mantie. ne estraneo nlle lotte dei partiti. Istintivamente sa che all'origine vi sono intercs~i di pochi, come istinti– vamente è diffidente contro gli uo– mini di governo o contro coloro che vogliono arrivare a1 potere. Egli sa che appena que!ti uomini saranno arrivati in alto - chiunque essi sia– no - non penseranno piì1 ad esso. E, nonostante questo giudizio cosi prolondamenle negativo verso tutti i politici, il popolo finisce per par– teggiore per gli uni o llCr gli altri ed arriva in certi momenti a pren. dere !Ul serio anche la lotta elet– torale.

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