Volontà - anno VII - n.3 - 15 aprile 1953
mania e l' Italia devono battere il ferro ora che è caldo )). (25 novembre 1936). I tedeschi erano molto 1>iì1 posi– tivi. Quasi nello stesso tempo (24 novembre) uno di essi scri,•cva da Si"iglia: 1c La situazione militare è !loco soddisfacente >,. I successi del– l'inizio devono essere at1ribuiti e. sclusi\'amenle ai marocchini, quan– do essi non tro,•avano davanti a loro se non formazioni improvvisale, ma attualmenle (< si sottovaluta visibil– mente la difficoltà della presa cli A1a– drid ... Noi dobbiamo dmu1ue acce– lerare la mobilitazione e servirci del contributo della popolazione ... per– chè se lo sforzo degli spagnoli ri– mane insufficienle, essi esigeranno che noi versiamo il nostro sangue per rimediare idla loro carenza ... I problemi economici presentano tan– te ilifficoltà (1uanto i problemi mili– tari e poli1ici. È necessario quindi studiare in <1ual modo le nostre ri– messe saranno pagate e i nostri in- 1eressi economici sal"aguardati. La guerra anÌl come effetto la depres– sione del !l3ese )), Sulla farsa che fu il Comitato Internazionale di non-intervento, c'è 1>0CO da dire. Prima della sua prima seduta (Londra, 9 settembre 1936) <1elle trattative difficili meuevano al– le s1re1te rappresentanti e ministri di diversi governi, ciascuno affer– mando la propria volontà di assolu– ta ncutrali1à nel momento in cui uomini e armamenti arrivavano in Spagna. La sola potenza veramente neutrale era l'Inghilterra e i tede– schi ,,idero subito come essi poteva– no utilizzarla. Dal 2 se1trmbrc, l'am– b11scia1orca Parigi telegrafava al suo 130 ministero: 1< A mio avviso, i fran– cesi non sospendernnno le loro for– ni1ure al fronte rosso s1>agnolo se gli inglesi non eserciteranno una for– te pressione sul governo di Parigi. La chiave del problema è dunque a Londra. » Questa pressione si era gii1 mostrata, sullo stesso Blum, nel corso di un viaggio a Londra nel mese di agosto quando i ministri in– glesi gli focero intra,•ed~re il peri– colo di una conflagrazione generale. I:: ,1uesto pericolo che Blum non ces– sò f)iì1d'invocare in seguito, per giu– stificare la politica d':1bdicaiione da– vanti al colpo cli forza dei generali spagnoli, La 1>rospet1iva di un tale pericolo non era una sem1>licc ma– novra. Esso si presentò, minaccioso, a di"erso riprese, e per la prima vol– ta nel dicembre 1936. Al J)rincipio del mese, il 5, l'am– hnsciatore degli Srnti Unili a Berli– no (Roos,,eh aveva fnuo votare una legge di ncutrali1ì1) fooova visita al segretario di Stato ad interim per dirgli l'es1rema inquietudine che gli causava ]a situazione generale. Wa– shington si preoccupava molto di ciò che m•veni,,a in Europa; i"i si era saputo della conclusione cli un ac– corcio segreto tra Franco e l'Italia; la convinzione in una possibile guer– r1.1si rafforzava. Il 7, ris1>ondcndo a una nota (ran• cese 1>er il rafforzamento delle mi– sure di non immissione e lo studio di una 1noposta di mediazione, Ncu– rath diceva: « Noi abbiamo, quanlo la Francia e 1'lngh il terra, il piit grande interesse che il [oco1are d'in– cendio spagnolo non si CSJJanda sul resto d'Euro,,a ... Ma quando Jc pas– sioni sono esasperate dai due lati, cosa può fore un voto platonico?>). L' 8, è Ribbentrop (da Londra)
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