Volontà - anno VII - n.3 - 15 aprile 1953
stagnamento in cui cj. tr.oviamo tutti. Come può regolarsi, si chiede, chi è nei sindacati quando c,ismw scioperi che è chiaramente manifesto sono vo. luti dai politici per i loro interessi personalj o di partito, come negli e– sempi recenti per la morte di Stalin e la legge-truffa elettorale? E come fare altrimenti? Anche sul terreno delle lotte dei lavoratori, la coerenza e l'onestà del– l'atteggiamento degli a,wrchici so1w più benefiche di qualsiasi compro• messo. Noi pensiamo che bisog11aa• vere il coraggio di rifiutare di parte– cipare alle iniziative sindacali co– mandate dal di fuori dei sindacati. E lo potremo fare con tanta più si– curezza - cioè senza paura di esse– re accusar.icli mancai.asolidaric.tà con i nostri compagni di lavoro, o quali– ficati.du essi di« traditori della cltts– se » - se avremo sempre lavorato cui. eccitare e ·sostenere le rivendicazioni autonome dei lavoratori, se saremo sttiti animatori di resistenze sponta– nee ed all'avanguardia nel .l.orosvol. gimento. Chi ha dimostrato nei fatti di non temere il pericolo, può anche, quando lo crede nc.cessario, consiglia. re la prudenza. Come sempre il sen• timento e/ella giustizia ed il buon .sensodebbono e.s.sere la nost-rabusso– t(J. Ma bisogna riconoscere che per ora l'orizzonte è buio, che è di/fici• le trovare una via d'azi-One. Finite le discussioni ideologiche, compresa <1uella sulle « Relazioni In– ternazionali )) - le quali, com' era facile prevedere uon approdarono a nulla di positivo, poichè è solo nel– la pratica quotidiana che si costrui• sce la nostra strada. - .si affro,rtaro– no i problemi concreti del movimen– to e primo quello della Stam.pa. Il Congres.so si è trovato concorde nel rifiutare ogni proposito di gior• nale-11,/ficialco di giornale-utJico, ri• conoscendo che più giomali diversi, sono sempre meglio di uno solo. Con: tale animo si è auspicata La riappari,. zione de « Il Libertario » che aveva wt suo atteggiame,ito specifico e che era diffuso in ambienti dove, gc.ne– ralmente, non arr.iva110altri giornali ,iostri. Se il giornale milanese, tor– nando nel suo proprio solco (da cui .s'era lasciato ultimamente sviare per divenire in gra,i parte il portavoce dei GAAP - ed è ciò che l'ha fatto hmguire) si manterrà di nuovo fe– dele <iciò clic ora può clirsi « lo spi• rito di Civitavecchia », siamo certi ritroverà gli atitichi consensi e gli flittti di cui ness1mo ora ha parlato. Per U. N. si è trovata una soluzio– ,ie che cerwmente migliorerà il gior• ,wle e gfi ridarà l'utilità clie aveva perduta. i\Ja a nostro avviso si è esa• geruto nell' assegnarvi redattori ed amministrai.Ori, in base a criteri non sempre di necessità del giomaJe, a scC1pitodella spotitaneità apportata dalle colloborazioni di volonll,ri. Ma facciamo largo credito a tutti i re• da11ori ed ai collaboratori volomuri perchè il giomale torni clllessere ,ul ,m t.empo palestra di i1tterpretazio11i, diverse dei /etili dc.I.la settimam, e voce della vita locale, in modo che esso rùlivenri veramente espressione ,/ella partecip<tzione quotidiana di ruu.o il moviment.o lilla.realtà socia– le cieli'Iralia e ciel mo11do. Per Volontà, avremmo voluto più critiche e meno elogi: e.ssi ci hanno rùmovato it dubbio che pochi legga– no le, rivista e che non siano stati trO• v<1ti ,ii/etti proprio per insufficiente conoscenza della rivista. Siamo gli e– temi scon1e11ti?Noi vediamo <1111inte 107
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