Volontà - anno VII - n.1-2 - 1 marzo 1953

rhe 8Ì usa con larghezza ed ognuno le dì1 una interprelazione e quindi una funzione particolare. Cbe cosa va inteso per rivoluzfone? Che cosa intendono per « rivoluzione » gli a– narchici? u Qm•sta ,ron è do. co11fo,1dere co,1 h· vecchie in.surre:ion.i vo/itiche, co' ,·olpi di stato parlamc11turi o magari di piazza, che abbia110 per iscOJJO di sustit11irc al poter,! u,1 f>artito al. r filtro o w,a Jormu di governo al– l'allrn. Nè snrebbe utili rivoluzione mia dichiara:.io1&epluto11ica di deCXJ.• dn1:.11 ,le/la Borghesia (• di obo/i;iu• llf> della ProJ>rictà, IW/>1mrela sem– t>lice distruzione dei titoli e dei re– t:istri co1i1provtmti l'upprupriu;io11e 11dividualc dello cose; e 11.ea11che il 1mssaggio della proprietà da un ceto all'altro. Per rivoluzicme sociale in– t<•11desinon solo la ,loiu, contro fo lmr~liesill ,, il governo, mu la presa tli possf>ssocollettiva e messa ;,, co– mune di tutln ln ricclw:u, sociale, e /"uso effetlivo e. immediato cli essa per la soddi.$/a:.ione dei bi.sogni di tutti - o.s.sial'occupa::ione in ma.s.sa ,/,./111terra, degli opifici, dei magaz. :.irii. delle case; e la loro dcstù1n::io– m• immccliata alla co,r.s11ma::io,1e,al– fo produ::ione, nll'cconomit1 sociale. f.,'occupn::ione è la formn pmtica Vf>rtl e unicamente perma11e11teclel– l't>spror,ria::io,w. Non &i ,listrugge rlw riedificnnclo. Ora, per occupnre coJJattivumente f" 1>er orgnnare in un moclo q11a/1ia1i In produ::ione e lo comumn:i011c, bi.– SOl(IUI clie la gente s'intenda. si ra1t.– flr11ppi. si a.s.soci, insomma si formi i11società libere, si, mn. concorclanti nei fini e negli interessi comuni e nel• l' mo dei me:::i clic sono a ,lisposi- ::i011e loro. · Quindi rimontiamo all'idea madre dell'associazione lihera con libero patto che stringeranno fra loro gli uomini per ,•ivere insieme e 1avora– re insieme. L'auociu::ione è la forma. natura/e deUa co11vive11::aumana, e nel tem• po stesso la garanzia del.l'uguagli""'• :a, della giustizia e clelJ' a.,se11:a del salariato. L' ,mtorità e lo sfru11111uc,1. to 11asco110 tlul./a ma11ca11:.ade/l'as• 1cocia::io11e. Egli i! 1>-0rcl1è gli uomini non sono davvero ed intimameme as• sociati fra loro, ma acco:.zati iU$Ìe– me nelle città o negli opifici, che vi sono padroni e mono110listi. Se con.• sumatori ed opurai fossero strctu,. mente uniti fra I.oro, 11011 reggerebbe· ro a /1111,;o nè gli uni nè gli alt·ri. L'a.ssociu:io,w è incompatibile col go1,-e.r110, e/re in /011do è 11n. altro as1>etto della proprieti,. Come <1ucst.a co11sisrn,non nel pos– sesso cli diritto, ""' 11el10 sfruttamf>11- to ciel fovoratore, così il gover110 (che ciel rf>Slopossicclo pur troppo, di diritto " ,li fatto, gli averi e le />erso11e stesse e/e' ciu,µ/ini) h11 il f>O– lere cli sfruttare i Lavora.tori l'ar me.:..:o delle i,npost.e e altrinumii, e, quel che più importa, di far.li tfrut– tarP. Esso si può flSSomigliare ad una gra,u/e proprietà amministrata da ima società ano11ima cli politiC4mi-. deputati e grandi elettori sotio la ge• renza di un gmn ministro; e perciò anche queslf, pro1>rictà, il Governo. dev•essere espropriala. I poteri, che esso esercita, clevo110 e.ssere restituiti ai ciltadilli. Quc/h che noi cliiamiamo libertà, e so110 poteri d'ini~iaiivQ., d'associazione, cramminisirazione de/le proprie fac. cende, di mutnzione eoc. spGttano agl' ittdiviclui e a' gruppi. Tuili potranno a.uociarsi, amniin'Utranii., 69

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