Volontà - anno VII - n.1-2 - 1 marzo 1953
iehemi di faJauaterio - « sebbene fantastici » - conlribuiro110 alla conce• ziooe di una c<":onomiacivica razionale. Il falansterio costruito dal Godin a Guite è il primo esempio di casa collettiva di lavoratori e di edificio co-– munitario. Boward ••. Mo tralasciamo costui, per il momento. Fenniamoci, e non sarà 1cm1>0perso, ad a.u.ali.zzarc il pensiero e l'azione dei primi due in modo meno superficiale, particolaristico, sicchè aJJa fine Ja dissociazione che rurbanistica compie tra ristÙlati stn1t1urali - quella proposta di edifi. cio, o J>aese, o città - e terreno ideologico di cui rampo11ano (per lui, i,J>C• cialiata, fanlaluche senza importanza) venga sostituita da una stretta, e lo• 1gica, correlazione. Owen, dunque. Che è caratteristicamente un manager, un direttore nel senso più moderno, e piia industriale, de.Ha parola. La 1ua carriera si svolge tra continui suCCCASi J>roduttivistici, ottenuti applicando principii diametralmente opposti a quelli di bruto sfruttamento in auge da quando le invenzioni meccaniche avevano incominciato a concentrare in fabbriche sempre più grandi )a manodopera dianzi decentrata nei vil1aggi. o: L'am– biente fa l'uomo», questa la base di tutta la sua attività; ed è neces&ario quindj costituire ambienti fnorevoli a uno ,,·iluppo « sociale », non com– petitivo, che darà l"Crto stupendi risultati da) punto di ,,isla economico t·on– crctandosi in un inaudito aumento della ricchezza generale. A New-Lanark - come Owen ricorda in un discorso tenuto il 1° gcn• naio 1816 ai suoi abitanti - egli potè svolgere l'opera in modo continuath•o, proseguendo le iniziative strettamente 6lantropiche del suocero Oavid Dale e portando così la fohbrica teS&ile,e il vilJaggio che le era intorno, a condizioni di pros1>erità tali da renderla invid.iala in tutta l'foghilterra. Cerro la Società eni :New-Lanark faceva ca1>0cambiò ripetutameule ra. gionc sociale, pcrcl1è i CaJ)italisti non erano sempre disposti a lasciar fare a Owcn; vafo In pena di ricordare che a un cerio momento (nel 1813) gli furono soci un filantropo <1uacchero, W. Allen (che costituisce una efficiente feritoia per indh•iduare al di là della rigidità anli•religiosa deJl'Owen le wm1>onenti mistiche che lo travolgeranno, dopo il 1850, in una specie di millenarismo quant'altri mai negati, 1 0) e Geremia Bentham: l'apostolo del• la « felicità J>cr htll i », il gran nemico del1'interventismo statale a J>arcr suo ~mprc cattivo, il fondatore insomma di quella corrente ulilitaristica che tramite le dottrine economjche del Jevons e del M"arshall tanto influiranno sui (uturi fabiani e sul loro di!toccarsi dalla proposizione base di Marx: va• lore-1avoro per accedere all'altra: valore.utilità. Comunque New-Lanark prosperava, busandosi sulla limitazione int• J►O!ita ai dh•idcndi del capi1ale e l'obbligo ,Ji usare il rimanente profitto a vnnlaggio della Comunitì1 - che è il concetto base ,delle Società 11er le gnrden.cities -; do1>0il 1815, quando in seguito alla fine delle guerre con– tro Napoleone l'loghiherra fu J>ercossa da uua grande crisi e la disoccupa• zione assunse toni allarmanti, Owen si fece avanti, forte delJa esperienza acquisita, a proporre una modi6ca del1a « legge sui 1>overi J1J che murasse 52
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