Volontà - anno VII - n.1-2 - 1 marzo 1953
temente non eennomici, come la gio– ia del Jav(U'are secondo il proJ>rio genio, ed è solo nella loro direzio– ne che si viene costruendo il vero be– nessere, il benessere deJla libertà; 4) La resistenza ai politici pro-– fessionali, la lolla contro gli organi– :,.mi in cui essi operano, la vigilanza contro la facile mascheratura tielle volontà di pre4ominio sotto parole di liberti,., l'azione distruttiva - sul 1,iano delle idee e su quello dei fat- 1i - di qualsiasi potere politico co-– st ituito o costituendo, ecco quindi l'obiettivo primario dell'azione so– c·iale degli anarchici; 5) Gli anarchici rifiutano di scr• ,,irsi in tale lotta dei mezzi stessi di cui si servono i politici, J>Oichè ben ne conoscono la capacità avvelenan– te - sia che si tratti deJla parte– ci1>azione tliretta o indiretta agli or– ganismi di comando di cui si , 1 110le la sparizione (cioè a tutti i mecca– nismi di governo); sia che venga proposta la stesura snp1>osta collctti– n di programmi ideologici; O ]a or– ganizzazione deJla propaganda attor– no a parole d'ordine cd a marcic in colonna dietro bandiere con canti e riti propiziatori; o lv. accettazione di funzioni dirigenti per una persona od un gruppo, qualunque sian le pa– role con cui si presentano; od infine la costituzione di una maggioranza legiferante che a tali propositi di di. rig~nza dia il crisma deJla a1>pro– vaz1one. 6) I mezzi con cui eondune la azione sociale anarchica sono quin– di condizionati ad essere &empre, già in se stessi, un'attuazione di libertà. La libera discussione, 1o scambio di conoscenze e di opinioni, la parte• cipazione ad associazioni spontanee entro la propria comunità cd anzi il promuo\'erc ed aiutare il massimo di tali tentativi, l'aiuto reciproco in esperienze concrete, la pili ampia tolleranza rispetto al pensiero diffe– rente dal proprio, tutto ciò che con• corre ad educare sè ed i propri vi– cini nel senso della capacità critica, dell'indizio personale, della iniziati– va autonoma: ecco i mizzi 1.tCruna azione sociale non inquinala di poli– tica. In essa rimane 1>eròsempre in r,·i. denza che le élites dominanti o aspi. ranti al dominio usano sistematica.• mente non solo l'inganno ma quando occorre anche la violenza per conscr• varc o conquistar(' il 1>0terc, cd il momento arriva scmJ>re in cui In so– la risposta possibile cd efficace a ta– le violenza organizzata dall' alto è la violenza dal basso, in cui ciascu– na persona affronta con chiara i·o– scienza i rischi dell'azione a cui si decide secondo il proprio gindizin. 7) Quando 1e ineguaglianzi sn. ciali in atlo finiscono col frantumar– si della società nel caos rivoluziona• rio, l'azione sociale degli anarchici resterà orientata dagli slessi prin• cipii, si varrà degli stessi mezzi - mantenendo ciascuno ben chiara in sè ed attorno a sè la coscienza del fatto che ogni organizzazione, di un potere politico sedicente provvisorio non è che un inganno; e che un in• ganno è già nella sua prima fase, quando i politici chiedono soltanto che si deleghi a loro di studiare e di faticare per il bene del popolo, co• •minciando il popoln n rinunciare ad occuparsi direttamente della Rnlu– zione dei suoi problemi; e clw 27
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