Volontà - anno VII - n.1-2 - 1 marzo 1953
tulti gli svantaggi dei monopoli. po– co importa se siano di Stato o no. e sono Ja premessa al socialismo di Stato. In campo politico lo Stato sia pur esso lo stato amministrativo, sarà sempre il difonsore di quei de– terminati gruppi che lo sostengono per i propri interessi, a scapito cer– to del restante sociale, compromet– lcndo però tutti nei con11itti dei Joro inleressi su scala internazionale sfo– cianti neJla guerra. È ovvio che non c'è possibilità di intesa con questa ideologia. · Passiamo ora ad esaminare il mar– xismo. Esso parte dal grande ceppo deUa filosofia hegeliana, e di questa perpetua l'assurdo trascendente (sia pur esso la Materia e non lo Spirito) nonchè la di.sindividualizzazio.ii.e del– la persona. La quale tale diventa non per un Individuo iu sè agente e vivente, ma per quel tanto che d~l trascendente si immedesima in quel. l' individuo nel corso della storia. Circola, insomma, nel marxismo an– cora quclJ'anelito a dissolversi od. l'Assoluto proprio della mistica n.li – giosa che pur si combatte in nome d'tm ateismo non meno mistico. Chiariamo per i non iniziati. I principi predicati da Marx ammet– tono come unica realtà la materia con le sue forze cieche, la quale evol. vendosi diventa pianta, animale, uùmo. La società umana è essa sles– sa una determinazione della materia, e per inelut.tabile necessità tende, attraverso una evoluzione che è per– petuo conflitto di forze - lotta di classe - alla sintesi finale: una socie– tà senza classi, in cui lo Stato politi. co, oggi strumento di dominazione dei capitalisti sul proletariato, per. 18 derà ogni ragion d•essere e si di5Sol• verà. Nel materialismo storico - co– me è cliiamata questa dottrina - l'uomo semplice ruota ed ingranag– gio del sistema. tanto realizza dcli• sua personalità quanto prende co– scienza di quell'ineluttabile e neces– sario divenire dialettico della storia e adegua ad esso con sforzo entusia- . stico la propria volontà. Che è come dire: una pietra che venga da me scagliata e che - poniamo per ipo• tesi fantastica - prenda coscienza de) moto da mc impostole, per illu– dersi di essere libera esclama (C Si, proprio là ,•oglio andare a cadere! » e si sforza a fare più presto (ma eo• me sarebbe possibiJo lo sforzo se i I suo moto non è autonomo ma i.mpo• Slo da me secondo )e leggi fataH del– la materia?). · Stando così le cose, non è eh i non veda l'insanabile divergenza tra materialismo storico e anarchismo: l'uno negante l'individuo come tale. cui non si riconosce alcwi diritto di fronte alla collettività, e l'anarchi– smo fondante ogni valore umano e sociale sull'Individuo autenticamen– te « agente » (non « agito » comt' ri– sulta in genere nella filosofia hege- 1 iana). Nè è a pensare che il neo– marxismo possa superare i difetti del capo-scuola; poichè tali di[etti sono nel nucleo essenzia]e della dottrina che non si può ripudiare senza usci– re automaticamente dalla scuola dot– trinaria, cioè senza uscire per in1ero dal marxismo. Il fatto si è che l'idea– lismo hegeliano resta sempre una filosolia dell'Assoluto: vuoi che que– sto sia rappresentato come Spirito o Idea dagli spiritualisti di destra, o come Materia dai discepoli della sinistra hegeliaoa. Tutto lo sforzo dei suoi sostenitori
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