Volontà - anno VI - n.12 - 31 gennaio 1953

NeHe segherie di marmo dove si 1wolgeva un lavoro duro e in condi– ,doni veramente d.isagiate, per ben dodici ore, sempre in piedi, conti– nuamente nell'umidità e nella. polve– re, e quindi in luoghi di lavoro e– stremamente malsani, - il malcon– tento era vivo e l'agitazione sempre latente. Dopo gli sci~1><"ridel 1872, una nuova serie cli agitazioni di una cer– rn importanza avvengono nel 1884. Nell'a1>rile di quell'anno, in mo– do particolare, fra i lavoratori addet- 1 i alle segherie di marmo il malcon– tento si fa vivo e si inizia un'agita– zione su larga scala condotta in tutti gli stabilimenti. « E' assai tempo, dirà una com– missione di lavoratori in un manife– sto ai loro concittadini, che i 1>ove• ri. operai segatori abbiano diritto di lamentarsi del salario che viene loro rPrribuito dai 1>culroni,salario a.,so– lutamcnte inadeguato alla durata e alla natura ,Jel lavoro, alJa ri~chez– Zll di cui è produttore, cd ai bisogni tl<>ll'operaio ». 1 Ma come fare per arrivare a mu– tare tali condizioni se gli operai ri– mangono disuniti e non possono, <1uindi, resistere ai padroni? Gli operai capiscono in che cosa consiste ]a loro debolezza e tentano l'unione. Si {anno riunioni, si fanno propo– ste, si esaminano questioni, si pro– pongono soluzioni. Come primo atto si decide di portare a conoscenza del pubblico, con un grande manifesto, Je condizioni di lavoro e i desiderata delle masse, poi d_iorganizzare una 5 Dal manifes10 ai « Conciuadini ! :o. Fir. malo per la Commissione da tre operai. H manife,to il datato 12 aprile 1884. grande manifestazione, dove una Commissione nominata dai lavorato– ri ha )'incarico di far sottoscrivere un foglio contenente le rivendicazio– ni operaie ad ogni proprietario di se– gheria. Solo dove ci fosse stata re– sistenza da parte dei proprielari il lavoro sarebbe stato sospeso. Dopo alcune riunioni una Commissione com1>osta da tre operai è nominata. Per SOJ)1>erirealle spese dell'agita– zione (1)llbblicazione ed affissione del maniles10) ogni lavoratore delJe se– gherie dà un con1ributo di cent. 25. Durante tutla la prima decade di a1>rile in ogni segheria, mentre si organizza la raccolta dei fondi ne– cessari 1>crl'agitazione, si lavora an– che alJa preparazione deUa grande manifoslazione 01>eraia progettata e che doveva aver luogo subito dopo la pubblicazione del manifesto. Ma an– che In re<1azione di questo non era facile. Nessuno degli operai era in condizione di esporre per il puhbli. co e le autorilù succintamente e chia– ramente per iscrilto i propri deside– rata: aumenlo di salario, un poco di riposo, almeno di domenica. Si in– dirizzarono ad un amico, all' a,•v. Micheloni Carlo.• La domenica mauina, 13 aprile, un manifesto a stampa, fiiroato da tre operai, viene affisso sui muri del– la città (Commissione di agitazione, diremo ora): Rolla Francesco, Del– monte Lamberto, Poletti Eugenio. Il mani.Cesio è redatto in forma chiara, ponderata ed equilibrata e si indi– rizza a tutti. Ecco il testo: • « lo aAAun11,i l' ncarioo di far redigere quello 11eri110all'Avv. Mic11eloni Carlo•· Verbale dell' interrogalorio dell'lmpulato Rolla Francesco. Proceuo Rolla Franeesco ece. Tribunale di l\faua 188-1. Fuori busta. Arehi,·io di Massa.

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