Volontà - anno VI - n.12 - 31 gennaio 1953
J:flli hanno irtfaui (e alcuni molto vivllcemente) sostenuto che è llssur– do confondere l'auuak crisi econo– mica e politica del.l.'Europti co,i una .~upposta decadenza del(a cultura eu– ropea; fo maggior parte hanno insi– slito sulla necessità che la mi1Jorcm– .:.tt intellettuale ma11te11g" viva, itt America, la uadizione critica e ,wn conformista; la gran maggioram:;aha pure replicai.o che, se è vero c/1~ il, romanticismo della rivo/.ta non è Ullll risposta efficace a/la gravità dei tem– pi che corrono, niente sarebbe più ,leh•terio clw portllre llcqua ttl muli- 1w <lell'« americm1ismo »; in tutti si 11ollt wu, diminuii.a insistc11;;:;u sul te– ma ,lcll'tmti~ta(inismo e un at.teggia– mcmo assai. critico nei rigu:.rdi ciel « 11co-/ilisteismo » che rischia <lisvi– lupparsi come sottopc.odotto dc/li.i .tt.ut> rrn frc<ldu; nessuno, infine, sem– bra co.clere1ic.llatc11tazi-01J.,e 1rnziomt• listica, anzi i più si fanno un dovere di insistere proprio sulle cleficienzç, e debolezze della socichì mncric(:na, se non ltddiriltura sui r>erico/jdi de– cmle1tza che si celano sollo l'e,wrme potere cui sono assurti oggi-gioruu gli Stati Uniti. Strano a dirsi, uno dei più -vee– menti fo questo senso è James /Jur- 11/wm, il t.corico del « 1U?omachiavel– lismo >>, ,!al quale ci si potev" ma– gari aspettare che, per rngioni « tllt• tiche », si es11rimcssc da 1wzio11alistu rÌj!Oroso. Invece, Bur11hum scrive senza prcmnboli che sarebbe rjdico/o cercar di convincere gli europei che f America è a/J,a testa del progresso culturale percl1è « Lifo meue l'Arte ,. la Scienza alla portata di 20 milio– ni di lettori, o piuttosto: di guarda– lori, e pubblica f>Crsinoarticoli su Sartre e su Kafka ». Secondo lui, an– =.i, negli ultimi venticinque anni., la 676 culluru. umericuuu .s.i è impuuu.mulu nei prodotti di mllssa e 110,i ha dato ,iul/a di paragonabile al meglio della cultura • europelt. (( Culturalmente - egli continun - noi rimcmì1111w quel che eravamo: mw « sWto semi– bllrbaro e periferico », il quale, ,,mf– grculo lo sue nuove radici, dipende sempre dall'antico suolo spirituale, ,, le cui possibilità. full/re va11nonel .wnso di Roma piuttosto che di Ate- •• /..,11 verità è 110,iclie la cultura americana è diverttata miglior.e, mu clic il mondo è divenuto molto pec:.– giore ... Quello clic l"America ha con– tribuirn è che, per la prima vu.lta nella storie,, la fame e le forme piìi abbiette de.Ila miseria sembrano é)• sere Slllt.e quasi. eliminate ». Qmmto <ti rest.o, conclude IJurnlrnm, « ,wi non possiamo l1ffermarc l'America senza riufferm"re l'Europa. e !'Oc. cidcnte ... L'Europ11 è ii nostru fHtS• sedo, e neppure Dio può abolirn il p(lssato ». ,Utra risposto asslli, vivltce. e p(lr– ticolarmeme 11011,:;on/ormista,quella del giovane scrittore Nor11u111 J\lrti• lcr, mli-Ore del romanzo cli guerrn (( I .Nudi e i. Morti)). Mrliler se la prende -specfolment.c con q11t.Jl1i che <tssetlia110 lo scrittore mncricano co11 inviti a « divc11tttre ttduho c sano, tt ttcceuare la realtà ttmericana, a integrarsi, lt · rifuggire dai. pensi.eri morbidi, a rivalutare le istituzioni ». << Vltrrebbe la f>etut di non dimellli– car<' - conclmle il romanziere, do– po umt serie di botte polemiche con– tro quel.li che so11pronti tt integrarsi a 111110,anche alla g11errt1total<i - che i grmuli artisti, e j,i ogui caso i moderni, si meuono <1uasisempre contro la società in cui vivono, e clic l'integrazione, l'acccttazio11-e, h, non-
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