Volontà - anno VI - n.10-11 - 15 dicembre 1952

11011 1•otranno mai dare una ri:.posta al problenrn della vita. Tols1oi conCronta colui che cerca 111 .:-oluzionc del problema sulla vita per mezzo della scienza, ad un mu– grrnio ("011 il suo mulino. La ragione d"r-s--credel mulino è di produrre la fnri,ui. Il mugnaio « douo » ragiona uc·I ~egnt'nlc modo: // mio mulino ;. mf's:.o in moto dal fiume. Ciò clic Jormt1 il fiume è l"ac,1m1. Per con.se – gw 11:ll è tfolfo lllltura dell'11c,1ua clic tutto ,liw·mle. lncomincia, quindi, a fore degli s1mli sulla natura dcll'ac– <111a, ~111cli che di,·cntano :.e1upre pili 1lt't1agli:11icd in qucslo modo si al• lontana gcmpre pili dal suo mulino (·lu· egli lasci.- cadere in rovina. Cosi fa colui che cerca il signific1110d1~lla "i111n11r1n-erso IL' riccrcl1c scicntifi. clw. Per giungere al suo sco1•O, per rit'nlrurt' al suo mulino il mugnaio dovrebbe percorrcn~ tulio l'infinilo dt'llll natura. ~"l'c!lo stesso modo il fisico, il biologo, lo storico, lo 11:.i– cologo ~i flCrderanno in un nmuero infiui10 di dettagli. :.e non conosco– no una ragione prima che guidi le loro "ile- e i loro s1uJi. La scienza pr('Suppone un significalo della \'it:1. Es1-11 può essere u1ilc alla ,•ita di rui c·ono-:c<·la ragione. Mai, essa potrìt scoprire <1ucsta ragione a <1uulcuno che non la conosce. La scienza flcr CMt•rc scienza, deve rcndcr:.i conio tli ciò. Se no, essa conduce rm111111iti'1 vcr~o <'himcre fan1astichc. l'nu tli <1ucste chimere è. secondo Tol$IOÌ, l'idea dell"evoluzione. Cli evoluzionisti spiegano cd indi– <'flllO il bene con il 1,rogrcsso della ~loria. // bc11t>, essi dicono, è t}l1cllo " cui ci cot1d11cc l'cvol11:io11c della um<mitù. Ma se si domanda loro di indi<'11rc il progresso, essi rispondo– no il conlrario: L'evo/u:ionc è il movim,•1110 clcllti stori,, ('/u• co11<luce l"unwt1itii verso il bc,w. Così spiega– no ed indicano il be.ne con il pro– gresso, cd il 1•rogrcsso con il bene. ~ un circolo vizioso, nefasto e peri– coloso. La chimera dell"evoluzionc può servire a giustificare qunlsiasi capriccio cd a legalizzare qualsiasi deliuo . Tolstoi ricorda l"csccuzionc della condanna a morte di un ddinqucnrc, a cui a,·e,•a assislito in Francia e che ,·cime giustificutu con la necci:– i,ili, dell'ordine e del progre&So. Ec– ro come Tolsloi dc&eri\'e la sua ri– \•oha interiore: Qmmdo vidi comf• lt, t<'sfll si .,;c- 1mr,111t1dt1l corpo, compn•.,;i - 11011 COI/ fo mili u,gimw "'" COll 111110 iJ. mio <':ssere - c/w 1wss111wt<'ori<t d<'l progresso potrcbb,• giustific,,rc tJtW• .,;t'11:io11c. e romprcsi cli<' se <111cl1e tutti gli uomini d1•I momlo pro1e1i- 1lcssero che CS$(1 è IWCC$$<lriu (in COll• st•gun,_:;(l ,li 1111<1 delle tmllc dotlri,w l'lw lwmm i111;e11llltOdt1llll cre":io• 111• del mondo t1d oggi) io snprei. u– g11fllme11te che tJ11cll"t1:io11e 1011 ,; ne• N•,.,sr1rin, clic è cr1ttiv,, ,, clw, 11è fo g,•nte nè il progresso possono giudi– cttrt• ciù clic è b110110 ,. ciù clw ;, 1w– c,•sst1rio, e dic ,ws:mno 1mù essere gituli.c,: t1f di fuori di mc cou il. mio cuore. Si ,·ede che il giudizio di Tolstoi i· coscienlemenlc sogge1ti\'o: non ha bi:.o;:110di scienze t• di dottrirw. Tut- 1O quello che e»e po:.sono dire è menzogna se non corris1londc al giu– di.-.ioche Tolstoi chi1un11il suo cuore. Si è ,,orlali a pensare di nuO\'O a Max Sstirner che dice: /o 11011 sono il s1•rvitort•, 11w il sot1rm10 del pensiero. Ma, mentre l'io dello Stirner, che è il risultato dell'astrazione spinta

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