Volontà - anno VI - n.9 - 30 settembre 1952
Incominciarono le partenze per l'America. Molti militanti libertari si imbarcarono eou la speranza di t.ro \'8r un poco di libertà altro,·e e con il desiderio, mai so1>ito, di preparare nuovamente la guerra a Franco. Si formarono cosi i diversi nuclei di rifugiati libertari, in eailio, attra– verso :1wcnturc così dolorose che essi sentirono la nostalgia della Francia e invidinrono coloro che vi erano rimasti." Un gruppo poco numeroso. che riusci a salvttrsi dal massacro di Alicante, arrivò io Inghilterra dopo di– ,·crse e curiose peripezie. Il movimento libertario iìJ)agnolo, il piì1 ricco di vitalità, il più prepa– rato alla lotta, quello clic ave,•a dato i primi esempi di vita sociale libera, andava dis1)erdendosi nei dh·ersi angoli del mondo. · La guerra straripò: per la Francia ci fu l'occupazione tedesca con gli invii massicci io Germania della gente ritenuta e pericolosa :o e ci flll'ono migliaia e migliaia di morti nei campi d.l concentramento tedeac.hi e le così dette ('Om1>aguiedi lavoro do,•e le persecuzioni infierivano, mentre in Fran– <'ia la resistenza prendeva sempre piì1 consistenu e sempre più numerosi diventavano i combattenti della libertà. Finulmcntc, parve che la luce rischiarasse l'Europa ed il mondo: ma fu una luce di hre,•e durata che non riuscì a dileguare le nubi che si erano addensalo sul mondo. Però bastò qull'attimo di luce perchè il movimento liberlario spagnolo risorgesse in Francia vasto e potente. l militanti spagnoli parteciparono a tutte le azioni ed a tulle le batta• glie. Non erano morii in essi l'ansia di libertà nè l'innato aeruo dell'orga .. nizzazione. Incominciarono i primi contatti tra di loro, si costituirono com– missioni per facilitare e ampliare questi contatti, per stabilire i punti di collegamento, si fecero le prime riunioni nei luoghi più inverosimili, men– tre eoloro che erano rimasti nei campi seguivano e partecipavano a tutto {fuesto Ja,,oro di riorganizzazione, attraverso avventure ed astuzie. Tutta questa rete di contatti '"!1e veniva via via costruendosi permise al movi– mento spagnolo di ap(>arire alla luce del giorno, organizzato già in gruppi loc11li(' regionali e si ebbe l'impressione che esso nascesse dal nu.Ua. Dopo !Hlrt'cchie riunioni preliminari si giunse al Congresso· di Parigi che fu,. sotto certi aspetti, il risultato di tutto quel lavoro clandestino e trovò un movimento organizzato con giornali che si pubblicavano già da qualche tempo e con case editrice già al lavoro, e con tante alt.re attività libertarie. :, E1111mpa.t ,lei Exilio M Àmerit'fl di Jo~ Pe.iralj, Ulicionea C. N. T., Pari,. 1950, 1•agg. 156. Qucuo libro è: un dis1,erato F.rillo ddlo èl>agnolo che 11011 si adan• e. che. spaesato in Amcrira porla in sè il suo 1ormen10, e. va di paese. in pae&e.finchè ritorna nel con•· 1incn1e euro11co. ~nu 1rovare. rcquia alla aua dolorosa inquietudine.. Libro fatto tli pas- 1ione. dcttnto dn uno staio d'animo i-pedale, ha d'ingius10 una pre.veniione: che lo spa– ,:nolo abbia una ripugnanza 1mi1ura11 all'1daumen10. Rifleue. mollo bene lo 11110<l'a_– nimo dtl militante liberlario 1pa!nolo nelle. 1ue. pere.grinuioni in un mon,lo o!lifo, che divenla, però. anc-ora piU ostile con il suo 1corauiamen10. 538
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