Volontà - anno VI - n.9 - 30 settembre 1952
Politictt di Godwin. un'opera che per un certo periodo di tempo agitò 1>0- tcntcmcntc In coscienza degli uomini. ma cadd(' poi ncll'obJio perchi· le sue conclusioni audaci a1>parivano troppo cslremc ai pii, 11. E con1inua: « Chiaramente comprt'se il Godwin che la causa del male non do, c,·a c:,scre riccrC'ata nella forma esteriore dello Stato. ma nell'essenza i:tes'-,t dello S1ato. P(•r conseguenza. egli non si limitava a preconizzare la ridu– zione del potere dello S1nto al « minimo po.%ibilc ,i: preconizzava, im·cce, l'abolizione completa di <p1alsiasi istituzioni? coercitiva dalle società nnrnnc. Pensatore :mdace. egli arrivava cosi all'idea di un~ .. ocietà seriza Stato. dove l'essere mnano non ,·enga pii, sottoposto alla compulsione mcnt.ale e fisica cli una Pron,idenza terrena. ma abbia la po:isibilità di sviluppare senza ostncoli le :,UC naturali focoh:1. e di regolare da se stesso i suoi ra1>· porti con i suoi simili"'1wr ,•in tlcl Jibcro accordo. onde for rront(' ai hi'-O• gni che vogliono essere soddisfatti )), Mn Godwin non si dislinguen1 dai liberali i,uoi contemporanei sohanto llcrchè, a differenza di (111esti. ripudiava completamente l'autorità dclJo S1ato. bensì :mC'hc 1>erchè ri1mdia,·a contcmporaucam('rtle l'idea e il folto dello sJrullamento del ln,•oro altrui. Soggiunge quindi il Rockcr: « Ma Godwin riconoscc,•a anche che nessun progresso ,sociale in quc:,la direzione sarebbe po~sibile senza una rh-oluzione fondamentale nelr or– dine c.conomico esistente, giacchè In tirannide e lo sfruttamento sono rami di uno stesso tronco e sono. per conseguenza. inse1>arabilmcntc vincolati l'una all'altro. La libertà dell'indi\'iduo è assicurata solo quando poggi s"t1l benessere economico e sociale di tutti». ]noltre: Sohnnto in clima di )i. bcrtà scaturisce nell'c&.~r<' umano )a coscienza della responsabiliti, dei ~uoi atti e il rispello pei diritti dei suoi si1nili: e nella libcrtì1 soltanto .... può s,'1Ju1>parsi' il sentimento della solidarieti1 e l'impul .. o del mutuo appoggio che è « il fondamento d'ogni nozione etica e d'ogni idea di giustizia .i:O• ciale ». Ecco pcrchè, conclude R. Rocker, « l'opera di Godwiu divenne eontcm1lorancam7ntc l'epilogo di quel grande mo,•imcnto intclleuuale che scrisse sullu propria b111uliera la massima 1>ossibilc limitazione <lei poteri dello Stato, e il punlo di partenza dello S\'ilup1>0 delle idee del sociali~mo libertario ». :: Non si tratta. <Jui, di un'affermazione campata in aria. ma di un dato di fatto constatato lungo il cammino delle ricerche e degli studi fot1i per rintracciare le origini e gli sviluppi delle idee moderne. di un fotto. per conseguenza. "he è sem1lre presente alla coscienza e alla memori11 del Rocker. Così, un po· piii avanti, quando i.I Rocker sottolinea le ragioni del fai. limento del liberalismo borghese o del socialismo autoritario, non omette mai il nome di Godwin !ra coloro che per primi le avevano indentificate nel cnmpo teorico. Scri,•e alla pagina 167: « Se il liberalismo non riesce a fno. zionarc in pratica, in un regime economico fondato snl monopolio e sulle distinzioni di classe, non gli è già 1>erchè il suo fondamentale punto di \'Ì• n « f!t'ationalitim and Cultur~ » by Rudotr Roc.ker. Tnn!hllcd b~· Ray E. Chue - Covic.i. Friede Publid1era, New York. 1937. pag. 147-148. 5l0
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