Volontà - anno VI - n.9 - 30 settembre 1952
no realmente nelle masse, come ~pe– rare che si potrà attirarle con un qualsiasi programma politico? E supponiamo, come è infatti oggi. che .si lasciano trascinare nell'Intenrn– zionale con un'a]tra esca, come .s1)e– rnre che il proletariato dj tutti i paesi che si trova in condizioni f'OSÌ di,•erse per temperamento, cul tura, e sviluppo economico, potrà mener.si sotto il giogo di un program– ma politico uniforme? ~on si po– trebbe immaginarlo. senza commet– lere una follia. Ebbene Marx non so– lo si è divertito a immaginarlo. ma ha ,·oluto anche metterlo in esecu– zione. Lacerando, con un colpo di mano dispotico il patto dell'Int.erna– zionn le, ha voi 1110 e prt>tcncle ancora Ol!~i imporre un programma politico uniforme. il s110proprio progr<tmmn. a tutte le foderazioni tlcll'lnternazio– nale. ,·ioi• nl prolt>tnrialo di tutti i pne11i. "'\e è risnltu10 una grandie.sima la– cerazione nell'Internazionale. E non c'è da farsi illusioni. la grande unità dell'Internazionale è stata compro– messa, e ciò, lo ripeto, unicamente a cnusa del partito marxista che per mezzo del Congresso dell'Aia, ha cer– cato di imporre il pensiero la volon– tà, la politica del suo capo a lutta !"Internazionale. È evidente che se le deliberazioni del Congresso del– l' . .\ia dovessero essere considerate co– me J'ultima parola, od anche sohan– to come una parola seria non falsi– ficala dell'lnlernazionale, la noslra ~rande e bella associazione non a– ,·rebbe che una cosa sola da fare: ~C'iog1iersi. 1 L'inlemazionale non potendo co- stitnire una potenza che a condizio– ne di essere una. bisognerà asaoluta– mente che il suo programma politico sia uno solo, perchè altrimenti ci sa– rebbero tante Internazionali quanti sarebbero, i diversi programmi. Ma come è evidentemente impossibile che tutti i lavoratori di tanti paesi diversi si uniscano liberamente e spontaneamente solto lo stesso pro– gramma politico e siccome l'Interna– zionale. oggi. è lo strumento neces– sario per l'emanci))azione del prole– tariato, per poter conservare la sua unità sarà necessario riconoscere un solo programma politico, e !larà nc– i·e~ario imporglielo. 2 ... Riassumo la •1ut>slione: introdu– cendo la questiorw polili<'u nel pro– gramma obbligatorio dell'Internazio– nale. la nostra Associazione si è si– luat~ in un terribile dilemma -ii ("ui ecco i due termini: O l'unità con la. schiavitù, O la. libertà con fo rlivisio11;. ,, la dissolu:ione. Come uscirne? Semplicemente ri– tornando ai noslri statuti genera.li primitivi, che fanno astrazione <1el– la questione propriamente politica. lasciando il suo sviluppo alla libntà 1lelle Federazioni e delle sezioni. Ma allora o:,..rnifederazione, ogni sezio– ne sel!u.irà la direzione politica che essa vorrà? - Certamente - i\fa allora l'Internazionale si trosforme– rà in una torre di Babele? - Al contrario, è solo allora che coslitni– rà la sua unità reale, economica in– nanzitutto, ed in seguito necessaria– mente politica; è a11ora che «-ssa creerà, certo non tutto in una volta, la grande politica ddl'Tntn,rnziona- 495
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