Volontà - anno VI - n.8 - 15 agosto 1952

Abbaodooo dell' aateoaiooiamo elettorale. Già prima dei fatti delle Asturie si contano a migliaia i prigioneri poli. tici. Dopo le Asturie la repressione aumenta progressivamente. 30.000, 40.000: i detenuti continuano ad aumenta.re . L'anno 1935 trascorre in lotte continue. Giunge il '36 e per giunta giungono Je elezioni generali. La C.N.T. prende allora una deliberazione estrema. Si discute a fondo la « opportunità » o no di lasciar liberi:, ai militanti di votare. La propaganda astensionista della C.N. T. in pas~!lto sommerse le sinistre lasciando il passo alle destre? Fu una lezione forma, eovrana, della popolarità e del valore di orientamento di un organismo sul popolo. Nelle elesi.oni di febbraio la C.N.T. decise di liquidare le de~tre. E lasciò fare. Cioè non consigliò l'astensione. Anzi, i suoi militanti con. sigliarooo la partecipazione in massa alle urne. Non come organizzazion~, s'intende, ma « come popolo fuso col popolo ». Il militante cenestista par– tecipa alle elezioni: per liberare i 3uoi prigioneri. Il « biennio nero » termina fragorosamente. E la ConCederazione ricu– pera 40.000 com.battenti che si accingono nuovamente alla lotta. Le destre non accettano la sconfitta e Gil Robles vuole la rivincita. Essa arriva. Si giunge così al 19 luglio 1936. Una esperienza di più vissuta dalla C.N.T., che dimostra non solo la misura della sua influenza popolare, ma anche il suo anelito ri,,oluzio– nario che la spinge ad adottare « posizioni tattiche » che saranno pili o meno in armonia con le sue finalità libertarie, ma che la conducono a raggiungere rapidamente il fine proposto: cioè la liberazione dei compa– gni imprigionati, un sentimento di « fiducia in se stesso » da parte del popolo spagnolo che era slato testimone delle gesta e delle sconfitte della Confederazione. "E: pure durante la Repubblica che si produce il « trentismo ». Ed è pure in questo periodo che si parla di assumere le responsabilità mumci– pali, soprattutto nei villaggi. Continua una viva discussione sull'« 011• portunità o no di part<.>eiparcalle elezioni comunali per co,r.qui$tare i municipi ... » Di quel periodo è anche la elaborazione di una ~rie di la– vori di « tipo costruttivo» che 1>orta ad accetta.re l'idea del « comunismo libertario ». € allora che Garcia Oliver manifesta la sua tendenu \'erso la « conquista del potere » come previa condizione della « totale reali:za• zione della rivoluzione »... t un periodo di fervore rivoluzionario che prepara alla lotta i mili– tanti libertari e li prepara pure, sotto certi aspetti, all'azione costruttiva, ma che non lascia il riposo mentale necessario per esaminare bene quello « che si deve fare » durante il periodo rivoluzionario nell'aspetto con– creto della « riedificazione della società »... t di qui che nascono i vacillamenti e i dubbi delle giornate di luglio e di dopo. Ed è quello, 1>ressoa poco, che accadde in Italia, in proporzioni di\'erse, tenuto conto delle possibilità e circostanze diverse. durante la occu. pazione delle fabbriche ... 460

RkJQdWJsaXNoZXIy