Volontà - anno VI - n.8 - 15 agosto 1952
<1uetra le file di coloro che co1ubat– touo per un rinnovamento dell'edu– cnzione nel senso di queste teorie. L,1 Chiesa, che è essenzialmente e< tempista )>, ha giit adottato in mol– te delle sue scuole i nuovi 1netodi. ln molti collegi religiosi ci sono per esempio giardini d'infanzia Montes– sori. Però quelli di noi che si occu– pano della questione dovrebbero stu– diare la profondità di quest'applica– zione, che deve essere assai relativa, giacchè mai e f)Oi mai la Chiesa nel suo unitaris1no IJOtrà rispettare vera– mente il libero s,,iluppo dcli' anima infoutilc, come non lo possono ri– spettare il fascismo, il bolscevismo e tutte le ahrc correnti politiche cs– senzinlmente autoritarie. Nei luoghi dorn le scuole 1H1bbliche sono defi– cienti e ,,er conseguenza le scuole re– ligiose sono in piena er.ficenza, nes– sun me7.zo cli lolla migliore contro l'i1wadcnza ca1tolica che la creazio– ne cl'isliluti scolastici moderni in cui i biu1hi siano allevati liberamente secondo i principi della scuola atti\•a. La lotta non può essere fatta solo di critiche. Si vince solo quando si 1n1òconlrapporre alla realtit csislen– te la creazione d'un'ahra realtà. Lo stesso discorso si potrebbe te– nere per quel clie riguarda i sinda– cati cattolici (deboli appunto perchè si sono urtati a una reahà contraria assai potente) e perfino per quel ri– guarda le missioni. Quando nuclei di. uomini liberi sapranno condurre senza le mire imperialis1iche degli Stali, senza gli scopi di proselitismo della Chiesa un'azione d'affratella– mento reale coi 1>opoli meno civili o semplicemente piì1 lontani dn noi, organizzando l'assistenza nei paesi che ne hanno bisogno, stabi1endo un sistema di scambi culturali con tnlli, la potenza delle missioni, la cui in– fluenza si basa sopratulto sulla sc·uo– la e sull'ospedale, sarìt distrutta. Ho citalo le scuole, i sindacati, le mis– sioni, le 01,ere di beneficenza, a ti– tolo d'esempio; ma gli esempi si po– lrebbero moltiplicare nella stessa mi– sura in cui si moltipltca l'attivitì, di proselitismo esplicata dal1a Chiesa in <1uesto campo. C'è poi tutto un lato della pro1,a– gand:t C'attolica che sembrerebbe fa– cilissima da combattere colla sem– plice arma ciel ridicolo. Voglio par– lare di quella propaganda che si ri– volge alla parte pii:1 propriamente su1)ers1iziosa dello spirito unumo: mira<'oli grossolani, immagini, indul– ge11ze1preghiere s1)eciali 1>erquesto o quel s:11110,etc. Accanto a riviste d'ordine culturale, sapicntementt' di– rette e destinate all'ambiente delle l)ersone colle, la Chiesa ha una q111.111- 1i1ìacli (liccole riviste cli l)ropaganda impregnate da uno s1)iri10 medioeva– le e rivolte demagogicamente agli i– stinti della creclulitù 1)iì1bassa ed in– fantile. Orbene, sembrerebbe ,·he tutto questo edificio fosse destinato a cadC're al suono d'una risata. In. vece non è così. Ci sono ancom lar– ghi sirati di popolazione che si allac– cano a <1ueste materializzazioni del~ la loro credenza con l'nffetlo genera– to da una lunga tradizione. E in questi ambienti una larga opera ,li euhura s'impone. Solo cono.scendo qnanlo grande e variato sia il mon– do quante cose e idee esistano al di Cuori dalla loro cerchia, le menti piccole si a1>rono e si staccano dal feticcio. Solo bisogna badar bene a non contrapporre all'idolo un altro idolo, giacchè nell' alternativa la scelta è dubbia e potrebbe risoh•er- 429
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