Volontà - anno VI - n.7 - 30 giugno 1952
scienza ed ossatura si declicarono, in aspra concorrenza, a portar legna e petrolio al rogo della rivoluzione. Al margine clellfl preoccupazione rivoluzionari,, esistevano indubbin– mente aspetti interessantissimi di propagamla e di pre1>arazioneeducativa e costruttiva, nw udi llSf'Clli furono sempre subordirrati e alfi11e.~acrificati al supremo obbiettivo rivolu:::.ionario. Questa co11c,•:::.imw determinò tuttt1 una mentttl.itiz militante e finì col dar corpo 11-0,1. meno fermtrmentc ad 11,ia ossessione unica. E si pr0<.lussecosi. ciò che era inevitllbile: wu,. serie di tentativi rivolu:ionari che a parte i propositi romantici, non avevano nè ltt forza, nè !ti prepara:ione, nè In pos– sibilità l'ratica o reale <li vincere totalmente. Le ripetute sconfitte seguire (fo, repressioni terribili, ,mdtwa110 minando il morale dei buoni milittmti ripr0<.lucendo i germi di ww profonda crisi intema. Però anche in questo si ,wt,arono le manifes1t1zio11i,li quella legge ciel contrasto tra le opposi– zioni e le delusioni che mai penlona. Davanti agli insuccessi o agli tiborti, lo spirito dell'uomo si tortura nella ricerct, cli giustificazioni o di uscite più o meno facili. No,i diversa è lt, situazione creata dalltt crisi intemn clw 11t>w1e ttlfo su,perficie co,r.federale nel 1932. Il Movimento anarcosindtrcalista si <tttivò rtllorn in ,lue direzioni, 111w più cle/l'((ltrn uega1.ivtt e pericolostt: il riformismo propriamente ,leuo e fo rtulictrlizzazione ossessio,wnte clello spirito rivolu:::.ioriario.Esi.ste apfU!mi ma. terzo Jatlore moderntivo, equidi– suuue dtt quelle <lueconcezioni - affemwtiv" e ,ieg <11.iv " -: del miracolo rivoluz.io11ario immediato. Entrambe le correnti. si polarizzano e soprav• viene tutto 1111. peri0<.locli affermazioni e negazioni totali, coi suoi dolorosi e1>is0<.li di lomi fratricida. Non r•siste un ,m,irchismo coscie,tte de/la sua missione st.orictt 13 con 1111a visio,ie elev<1tae sufficiemement.e /ibero dalle passioni e dalle i11terpretazioni. immediate. Il movimenr.o tuwrchico 1Jropriamt>ritedeu.o ha /auo clono del suo de– stino aliti organi:::.za::iotteoperaia, all'eterogeneo insieme confederale! )) 14 • La F.A.I. è costituita da anarchici di diverso livello che si sforzano di dare alla Federazione il tono che corrisponde al suo nome. Da questi ne derivano diversi lavori di carattere culturale: llUhblicazioni, contatti in– ternazionali, impostazione di problemi ideologici, ecc. Per un altro verso, sono essi che conservano relazioni con i compagni anarchici non apparte– nenti alla F.A.I. o ne ottengono la collaborazione diretta e personale. Non esistono tendenze particolari in seno alla F.A.I. Al massimo si presentano differenze di tattica, che nascono dal fenomeno poc'anzi espo– sto: l'esistenza, cioè, di compagni ~he aderiscono alla F.A.L, con buona volontà ma imbevuti d'errore. Le differenze non spariranno 6nchè questi 13 Si intende che Pciral15ei riferisce al1'11narc-hiamoapagnolo, poichè è ad CHO che 1lirige la sua acerba critica. 14 Abbiamo 1rascrino i brani del Peira11 perchè prescnlano Hpeui che abbiamo segna• lalo ed ahri di cui sarà fatta menzione in questo lavoro. Essi aiuteranno il lettore a v~dere più a fondo le particolarità del movimento spagnolo. 408
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