Volontà - anno VI - n.6 - 15 maggio 1952
l'ambieole parlamentare esercita su– gli operai e sui ri,,oluziooari, quan– to per il danno che produce aU'or– ganizzazione del partito, ed aUa pro– paganda delle idee socialiste e dello s 1 )irito rivoluzionario, il lavorio che precede le elezioni. La lotta 1>er la riuscita delle proprie candidature suscita stolte speranze oei meiczi 1H1r'lamcntari; la lotta economica la– ..ciata in seconda linea, quHi dimen– ticata; i rivoluzionari che si appas– sionano alle guerricciuole personaH dell'urna e dimenticano a poco a l)OCO la rivoluzione; le masse che si abituano a sperare nel governo o negli individui ed abbandonano a]– l'iniziativa dei rappresentanti quelle rivendicazioni o quelle riforme, che forse si potrebbero ottenere anche duranre il regno borghese, ma solo mediante un'agitazione minacciosa, un contegno virile che mostrasse nel f)Opolo la ferma volontà di ottener– le a <1ualunque costo - ed insieme a questo le rivalità aperte o nasco-– sie, e le malsane ambizioni, che na– &eono fra coloro che sono o si cre– dono in grado d_iaspirare ad un po– sto di deputato o ad un posticino di consigliere. Ebbene, tutti quesli danni 8U81Ì• stono mli e quali sostitue11do alle proprie e vere candidature quelle clic vogliono cl1iamarsi condidatur<' di protesta, coll'aggravante di un non so che di timido o d_i ipocrita che in queste ultime si nasconde. Del reslo a me pare, e l'espcrien• za finora mi dà ragione, che ttttti questi vari modi di tanica eletto– rale, in pratica vanno poi a finire allo stesso modo. Ed infatti esaminiamo un poco co– me si svolge e come finisce una can– didatura prolesta. Ecco un gruppo di socialisti che non crede nè in deputati, nè in par– lamentari; ma ,·ede che il periodo elettorale segna una maggiore atti– vi1l1 nella vita pubblica del popolo cd offre occasioni uniche per parlare a tanti, che ordinariamente resta• no inaccessibili al.la nostra propa– ganda; e vuole profittarne. Niente di più giusto; ma invece di profittare dell'occasione J>er dare maggior impulso alla propaganda ordinaria e parlare a lutti ed a cia– scuno, in pubblico ed in privato, dei principi socialisti e della neces-– silit della rivolu:r.ione e della inuti• li1à e del danno dei parlamentari, per eccitare nella gente il disgusto della politica e preparare gH animi alla rivolta, il nostro gruppo si la. scia attaccare anche esso daUa ma• lattia dei nomi e mette avanti una candidatura, che, lanto J>er salvare la contraddizione, cl1iama di pro- 1esta. Al princi1)iO pare una cosa di nul– la: si porla candidato uno che sia ineleggibile, oppure uno di cui si è sicuro che rinunzierà, o si crede di esserlo. E d'altronde, ma se nemmeno ci si 1)ensa al.le possibilità di riuscire! si tratta di contarsi, di afferm.:trsi e nello stesso tempo di protestare contro una qualcl1e ingiustizia. Nè ci si rimette nulla: tutti gli sforzi saranno ded.icati a11a propaganda; solo, il giorno delle ele:r.ioni, invece di andare a SJ>asso,si va a mettere un bollettino nel.l'urna: ecco tutto. Ma poi vien la febbre della batta– glia, l'amor proprio del candidato, e <1uel10dei suoi sosl<"nitori, infine la voglia di vincere, in qualunque modo. Che diavolo! è riuscito il 1ale, è riuscito il tal altro; perchè 299
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