Volontà - anno VI - n.6 - 15 maggio 1952
Può essere che la s1>inta finale per la caduta del regime sia slata data dagli eserciti alleati, ma il fatlo ri. mane che già molto tempo, prima i soldati it:1liaui avevano moslralo chiaramente che non avevano alcuna intenzione di combatlere in sua di– fesn. Noi sappiamo ora, dai diari di Ciano e tla altri documenti, che il regime era tutl'altro che omogeneo, nonostante le apparenze, e che una lotla interna per il polcre vi è segui– tala tutto il tempo . .Ancora, dall' articolo di Maria Luisa Berneri sui processi terrori– slici del 194i in Jugoslavia sentia– mo che le vittime erano << Testi– moni di Jchovah », accusa1j di s1,ionag:gio per gli americani contro le (( nuove democrazie )), l\fa i tri– bunali di Tito uel 1949 processavano comunisti accusati di spionaggio a favore dei russi, ed il suo governo riceveva aiuti finanziari e militari dalla Gran ilrelagna e dall'America. E nella serie di articoli di M. L. Berneri slllla scalata al potere dei comunis1i in Cecoslovacchia. scritli nel 1947-1948 (Ira 1>arentesi, essa dimostrò per gli sviluppi politici sus– seguenti di tale paese molta pili a– cutezza di visione che non i giorna- · ]isti professionali ed i politici) ci si inconlra con i nomi di vari capi co• munisti che erano allora i « Jiquida– tori >) dei socialdemocratici - e che ora nel 1952 son essi slessi o « li– <111ida1i >)" in attesa di liquidazione. C'è veramente prove abhomhmti del– le contese interne per il potere uei pncsi comunisl i che non possono i– gnorarsi nel ,,aiutare la stabilità dei loro regimi. Dalla lettura di questo libro emer• ge anche, ci pare, la totale obbietti- ·322 Yità di M. L. Berneri, ma senza che vi s'accom1>agni mai il minimo se– guo di indifferenza, di mancanza di umanilà. li nazionalismo non ha al– cun f>Osto nel suo pensiero. La sua posizione è staia riassunta da lei stessa: (< noi, denunceremo i processi ,,otitici, sili che si svolgllno a Var– srwia od a IV'ashi11gto11.Qmmdo un. governo iricarcera un.. uomo a causll. delle sue opi11io11i,noi uou. douwn– diamo mai la nazionalità <li r11wl governo. Siamo sempre dalla prtrt.e della vit1i11rndella tirwwitt dello Sta– to )>. E noi possiamo anche ricor– dare che quando foce sua b causa d'un gnq>1>0 di prigionieri di guerra spagnoli. che erano internati :1Cl1or– lcy nel L:mcashire, il suo senso del– l'ingiustizia di cui essi erano vi1ti111a, fu pili forte d'ogni sentimento per– sonale che le polcssc venire ti.li fatto che tra essi c'erano anche alcuni comunisti - sostenitori quindi degli assassini di suo padre, Camillo Ber– neri, ucciso nelle giornate di maggio del 1937 a Barcellona. L'obbic11ivi1i'1 di M. L. Bcrneri dovrebbe sen•ire d'esempio agli in– tellet1unli cli sinistra che nel 1939 a– derirono alla guerra 1>erchè temeva– no nei paesi alleati i campi di con• ccntrazione in caso d'una vittoria nazista. (Quale dono cleJla pro\'vi– denza è stata la (<catlura » delle li– ste-nere naziste incluclenti le perso– ne destinate a tali cam1>i). Ora v'è una paura analoga e c1uasi isterica rivolta alla Russia. (E noi non dubi– tiamo che i P.C. cli tutli i 1>aesi del mondo abbiano pronte le loro liste– ncre, per quando servano. Ma è cer– to che anche gli americani le hanno - e pare che essi, con l'nbi1t1ale ef. ficienza. abbiano anche gii1 pronti i campi).
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