Volontà - anno VI - n.2-3 - 15 gennaio 1952
l!O~,w~o t1iù di ,.d anni, e ronfcrurnla no– nos1u111,• h1 confo,;~iont: della pcr,wua che veramente aveva com1•iuto gli omicidi in• criminali: ecco che cosa è stato l'asi::a~i– nio cli Sacco e Vanzctti. \ vergogna di chi è responsabile di quel delitto 1• :id onore dei nostri due nrnrtiri, ripubblichiamo la dichiarazione che Van– zelli fr,-e ,mbi10 dopo la rondam1a del 9- 9-1927. (t ~,· 11uc~w ,·o~a non fo,..se iiuntu, avrei r,bsato 1111111 la mi11 vilu a parlare all'an- 1010 1ldll.' \'ic a dc1tli uomini in1lifTeren1i. Avn-i J>Olulo morire 11conosciuto, ignorato: fallire la mia vita. Or111 non siamo dei fal– lili. Quc;;ta è la noqtra carriera, questo (' il nostro trionfo. Mai 1lunmte tullu la noslra \ i1a avrem– mo 1•otuto ~perarc di fare per la toller-an– :u, 1wr la p:ius1hia. 1•er la mutua ,·omprc11- 11iono' rle,e:li uomini, quello che noi faccia• mo 011::,i:i 111w raso. I.e nostre parole, Jr no!-lr,• \'ite, le nos1re &offerenze, non l'ono nulla. \la d1e .-i 1•rcndano le noi;;trc vite, le , ilo• di un povero ralzolaio e di un po• •ero vemlitore ,li orllci, è riO ,·lw imJ)ur• ta! QueAt'ultimo monu-nto è il 110.•lrn qllf'<i(lljlOllia è il llOfllro trionfo '). lde,- e verità li ... /Jw,que 11011 r1iù l,, itfop ii guidano ·nella lotlu ... mn solo i moltt>pliri impulsi 'JUOtfrliani cl,e rice,•i d11/ contmto cor, gli •Itri 11pmini ... ». G. M. Sl)r:r.i:1, ,li,·cmhre 1951. La J)osii;.ione del p:ruppo rc1li11:ionale di V. 1u 11ueMo problema delle « idee ">t è or• inai ,•e1·rhia e noia abhastanz11. '\oi pen• siamo ,·llf' le idee a 8è 8tanli, cioè as~nnte in formulazioni fi~se e dcfìnitiv,· con l'il– lusiorw di imporn• al vivere la loro im- 111;, i111 rcl(l'lla. non &f"n"ono a nulla di eo- 5lrnllivo. Vogliamo d1e il noslro pen~iero - and1t- il nostro pensiero teorcti<-o - si aHm1•n1i ,lelJ'egpcrict1za quotidi11n11. Non -pre1r11dia1110mai ,li :1vcre in noi certezze .-011.ìaia~olute clic- ri t'on~cnwno di evadere ]58 dagli in~••;;m1111c11lidell' c~pcrienza •1uoti• diana. Ma siamo 1mard1ici: ,·ioè c'è io noi. iii disotto ddlt· •idee», un orienlamento ra– rlicale, la fiducia in noi slessi d1e ,;i ri– flette nella fi,luda nel nos1ro pros..,imo. la volontà della liber1à per noi e J•cr il 110• ~•ro pro11i;i1110 romc via unica per lu co• slrutionc 1l'urnani1à a rui sentiamo dedi– nta la nostra esisterna. Co!-Ì éi at'f'atle di muoverci nella vita in J)rofonda arruonia i·on noi .-.wssi, pu1· ;;cnzu avere un 11. ere• do •J a priori su ('UÌ ,:durare, amd rifiut1n– ilo a priori oJni specie di nedo e rii giu• ramenlo. E d i: ,li ,:.ran f'onforto, nel ,na– rn~ma del noslro tem1>0. .-onstatare dw l'esv"rien:a <1uoritliana ricre11 per noi ,:ior– no per giorn-0 cot1/Prr11Pvive e nuove dPl– la 1:crità i111rin~Pcadelr1111e1giamento amir– d,ieo. Dov'è 1l1111c1ue riò du- G. M. pare • ron– tnuldi1,ion1• ,,? Provi :1 ril,·1l1tCre in ((UCiola 111<:l.' il « Mllo<111io ,1. t' ~li riusdrii meno o~ruro t· ,,.-rramrnh· ri ~n1irà meno lon- 1a11i. Per8one e ma~8.11 q11e~·t'1wm11solo che cominci(/ cosi ,I,, si> P 1dun;" 1<oloa;li 11 t1mici ,, mm u· ,,ri, /orzfl ,,;, lena con1ro rum 1:ita cl,t> ~; ,•a Jaceridu .sempre pi/l .urullura. ,n.sieme rii organismi complesJi, dovt> il .,ig11ificr1to .~i 11erd" ,, l'o111mrtw1itri j, alfo baJl'. Con– tro blocchi &i l'O in 1runpi. non isolati. e p0Jsibilme11te in un ·arlicofozione rii grup– pi. d1e po.uano affondt1rP il loro lm>oro P ••muover" la lf'rra ... Comi! .~i /IOJ!JOfl() mu– tar" le .ilrutt11re rii 011ti? Co11 rl1i .~i fll/Ò low,rar"? ... ». G. G. Rimini. 1lir-r1nl,re 1951. ,\ngo .. ,·iosi problemi. troppo ,,,,c,110 i·ir– •·oli <"'hiuHirlH· ri fon ritrovare dopo tanla &lrada al punto di J)11r1enta. Il mondo (· romt' C. G. di('e, incirnw fii « ori:anis.mi rompl<'..,~i ». ~rmpre più. F: ~0110gli ((or,ani• 11111i" che .<1111t01•ono In t1>rra. 1\fa II clw prezzo, J)Cr le penone tli rui son co111itui– te le mt1ue ron cui tali organismi opcrn• no. orem1•re ~rrondo i 1•iani d"un elc110 o
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