Volontà - anno VI - n.2-3 - 15 gennaio 1952

l'im,;:11 ."i. l'•Nro n Ut,111r1;umre mm:cli111r> in fila 111 lJ.S.A.; l'u1rw dd c111cmu .llla11:oni r, \1ifo11l.' {r> J)('rc/,i, 1111 lii Pin:.:n Hoss<1 r, Mosc(/? ): esempi lii 11rd,itt'lt11r11 e 11rbw,iltirn r,011 ~po11tm1e". Ma poi. /unJlO il 11iaggio, questo morrl"nte ~i attcmw nel folclore, f"'ccaJO. vidcrsi, ma fatto è t,he Lroppo erano i nomi i·lcncali come collaborator·i clc>lla « spontanea 11. e il risultato di 11uc,,,ti 110111 i non va oltre, se stiamo ;1 quello che si vedeva, un mazzetlo di fotografie. Con c1uesto, per di piì1, c-lw in genere eh i le scelse o le fo. cc aveva in mente, come accade a troppi architetti oggigiorno, l'aspel• 10 Colrloristico della queslione; quel– !' aspetto folcloristico (romantico). c•ht• f' del resto alle origini del suc- 1·f•!'<,o della « spontanea » mentn-• SC• condo noi, ba indubbi valori foto– gra6ci ma nessuna importanza urhu– ni!'tica o architellonic-a. Alla fìne prnah,e il criterio dico– loro 1·lw f•rano n Milnno e si occu– pano <·01wrcl11mcnte di impaginnre, ciOf' ratTOnlarf>. In storia dclJ'archi– lf'ttnra -.pon1a111•,1. Ma intesa in quul s.•nso? Mi pare chiaro eh" la genie romun('. S(' appena appena po11c mt•u!f• al 1•robl<'ma. immagina rh,• t·on ;1rdlitc>ll11ra :-.ponlanca si debba i111t•1Hl1•n· q11ell11 architettura eh~ non ,·orrispomlf' agli schemi della C'ultura ufficiai('. cioè c1uella architct– t11rn d,c evadi· dai modi sempre e– h'liali in cui si csprinw una determi– nala .-.ocie1i1. Oggi, per e<.empio, la arehi11•1tura spontanen ~la scompa- 10:\

RkJQdWJsaXNoZXIy